Archivio mensile:luglio 2010

The “Big Mike” Dossier – Tutti i film di Michael Moore: “Fahrenheit 9/11”

Michael MooreQuesto film comincia con un incubo, un popolo che aveva già celebrato la vittoria alle presidenziali di Al Gore si ritrova a dover festeggiare il mattino dopo un certo George W. Bush Jr. Moore picchia subito durissimo dimostrando in modo inequivocabile e pesante come Bush abbia truccato le elezioni e poi sia riuscito a farla franca. Immediatamente dopo ci mostra le vacanze prolungate di Bush che si interromperanno con la tragedia dell'undici settembre.Mentre assistiamo alla caduta delle sicurezze dell'impero americano Moore ci mostra minuto per minuto Bush attonito ed immobile che segue la lettura di una favoletta per bambini in una piccola scuola non sapendo come reagire al disastro delle due torri. 
Michael Moore attacca l'America conservatrice come mai nessuno aveva osato fare, picchia durissimo anche sull'opposizione democratica dimostrando il lato ipocrita di un sistema fatto da potenti che non vogliono perdere il loro piccolo o grande potere. Il vincitore della Palma d'oro a Cannes nel 2004 è un documentario forte, risoluto ed impietoso sul dolore delle madri che persero i loro figli in Iraq senza una vera ragione e sulle bugie sulle armi di distruzione di massa che alimentarono una guerra sbagliata e devastante. Un film ragionato al millimetro, intenso e circostanziato che non lascia spiragli di dubbi nello spettatore e la storia ha dato piena ragione a Moore alla fine del percorso. Riguardando come venne umiliato il popolo afroamericano durante il primo mandato di Bush Jr. e come venne escluso dal proprio diritto di voto si comprende molto meglio l'impatto e l'importanza che ebbe la vittoria di Barak Obama alla ultime presidenziali. Il film è anche la testimonianza di un democrazia che nonostante Bush Jr. resta sana e capace di rialzarsi da un errore, in grado proprio per la sua sostanziale trasperenza di mettersi in discussione e di ricostruire la propria democrazia a prescindere da qualsiai cancro la intacchi. Peccato che l'Italia non abbia questa capacità.
 
Daniele Clementi.