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" A scanner darkly – Neuromancer " di Chris Cunningham

THE CHRIS CUNNINGHAM DOSSIER – LRS 2

– LAYER 1.0 : Invisibili

Recensione di Daniele Clementi

Dopo il fallimento del progetto di collaborazione con Stanley Kubrick, Cunningham tentò più volte di tornare al mondo del Cinema.

Tra i vari tentativi ve ne sono due straordinari:

A SCANNER DARKLY

L’adattamento del racconto di Philip Dick venne scritto dal grande Charlie Kaufman, che aveva già scritto per Spike Jonze "ESSERE JOHN MALKOVICH" e "IL LADRO DI ORCHIDEE" e avrebbe scritto per Michel Gondry "SE MI LASCI TI CANCELLO".

Il progetto sembrava perfetto,la formula di uno sceneggiatore così geniale ed un regista così aperto alla sperimentazione sembrava straordinaria, ma purtroppo le pressioni della Warner convinsero Cunningham a lasciare l’impresa, che dopo alcuni passaggi di regia finì nelle mani di Richard Linklater che decise di curare personalmente la sceneggiatura del filme chiuse definitivamente il progetto originale.

NEUROMANCER

Nel 2003 si diffuse in rete la voce che Chris Cunningham avrebbe girato un film dal racconto di William Gibson "NEUROMANTE", poco tempo dopo su Spike Magazine venne pubblicata un’intervista a Gibson in cui l’autore confermo l’ipotesi e disse anche che avrebbe concesso solo a Cunnigham, per il suo particolare talento, l’autorizzazione di fare un film dalla sua opera.

Bjork diede la sua disponibilità per recitare nel film (sarebbe stato il suo esordio come attrice) e Aphex Twin si prese l’impegno della colonna sonora, una squadra fantastica.

Nel 2004 il progetto franò e Bjork scelse di girare "DANCER IN THE DARK" di Lars Von Trier.

Recentemente Cunningham ha trovato un nuovo progetto … tutto italiano !

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" Bjork – All Is Full Of Love " di Chris Cunningham

THE CHRIS CUNNINGHAM DOSSIER

– LAYER 08 : Neo Biomeccanoidi

" Bjork – All Is Full Of Love " di Chris Cunningham

Recensione di Daniele Clementi

Scorre — Scorre — Liquido elettrico .-. Biomeccanoide .-. Scorre — Fluidi acetati di ghiaccio liquido scorrono al rovescio sulle curve di un copro di metallo .-. scheletro improbabile di un coprpo immaginato — Scorre fra schegge di fuoco e piccole scintille di macchine in assemblaggio .-. scorre come metallo in un corpo di spirito elettrico .-. Scorre e tutto è pieno di amore — ..-,..-°

I biomeccanoidi sono frutto della fantasia del pittore e scultore svizzero H.R.Giger. I primi " Biomechanoiden " vengono alla luce nel 1968 in una raccolta di serigrafie, i biomeccanoidi sono l’espressione di una minaccia che l’artista già sentiva prendere vita nel 1968 : la genetica.

Alcuni anni fa discorrevo con un mio conoscente ingegnere, molto stimato e competente nel campo della robotica, e cercavamo di ipotizzare (molto giocosamente) su quale sarebbe stato il reale futuro dei famosi " Robot " di cui tanto si era sognato negli anni 60′ e 70′.

Lui ipotizzò subito il crollo definitivo del mito asimoviano sostituito con qualcosa che fosse più verosimile al mondo percepito da Philip Dick, stavamo parlando di robot geneticamente congiunti con parti biologiche, insomma creature biomeccaniche … i biomeccanoidi di Giger si stavano "concettualmente" concretizzando.

Il film di Cunningham è il frutto di un passo evolutivo supplementare di quel sentire che avevamo concretizzato nella nostra conversazione.

Cunningham sviluppa il concetto di umanizzazione della macchina attraverso una contraddizione perfetta, la fredda meccanica che percepisce sensorialmente il contatto e che lo elabora sino a discernere nell’amore. L’estetica del film rimanda agli esperimenti che Cunningham aveva portato avanti per conto di Stanley Kubrick per il fallito progetto "A.I." e questo ci dimostra quanto dovesse essere straordinario quel film che non vedremo mai.

Da domani ci prendiamo una breve pausa dal Chris Cunningham Dossier … vi parlerò di una cosina un pò diversa.

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