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Terminator Opera Omnia – Dal 1984 a oggi

Venticinque anni dopo il film rivelazione di James Cameron, la Sony rimette in gioco il mondo di "Terminator", passando la guida del film nelle mani di McG (regista dei due film delle "Charlie's Angels"). Ormai ci siamo abituati alla moda del seguito e del "remake", ma aspettare 25 anni per vedere non tanto un sequel ma un "prequel" (un seguito che si svolge prima degli eventi narrati dal film originale), era stata un operazione osata, peraltro con un risultato discutibile, solo da George Lucas ed il suo "Guerre stellari". In realtà la soluzione del "prequel" è un espediente per poter ripartire da zero senza dover sostenere troppo pesantemente il confronto con il film originale, un sistema sperimentato anche da "Casino Royale" di Martin Campbell e da "Star Trek" di J.J. Abrams. Ma prima di proseguire sul nuovo film, che dovrebbe rivitalizzare la saga di "Terminator" con una trilogia ad alto budget, torniamo un secondo al 1984, quando il primo film di James Cameron uscì nei cinema.

Il film era l'opera seconda di un regista molto promettente che si era fatto conoscere con il b-movie di bassa lega "Piranha paura", seguito del cult movie "Piranha" di Joe Dante. Questo lungometraggio di fantascienza, che avrebbe condizionato tutto il cinema di genere, era la sua prima esperienza autonoma di regia, un film tutto suo con cui farsi conoscere nell'ambiente. Il film prendeva molto dal cinema di John Carpenter: atmosfere, tensione narrativa e perfino alcune scene (il finale ricorda sia il primo "Halloween" del 1979 che il secondo del 1981, scritto ma non diretto da Carpenter). La storia cupa e drammatca di un futuro in cui le macchine hanno avuto la meglio sull'umanità (base di partenza anche del nipotino "Matrix") fa da sfondo alla struttura narrativa: un solo essere umano riesce ad opporsi brillantemente alle macchine, organizzando una resistenza di umani radicata ed organizzata; ma quando le macchine sembrano finalmente essere ad un passo dalla sconfitta qualcosa va contro le previsioni, un androide definito "Terminator" viaggia a ritroso nel tempo fino al 1984 per cercare ed uccidere la madre dell'uomo che guiderà la rivolta degli umani contro l'impero delle macchine. Per evitare che ciò accada, il leader degli umani John Connor manda nel passato un suo soldato di fiducia per fermare la missione del "Terminator".

Il film unisce alla struttura cenni di poliziesco, una buona dose di horror splatter e qualche sequenza molto gotica di fantascienza punk. Una formula perfetta che renderà l'opera seconda di James Cameron "Terminator" uno dei film di genere più famosi degli anni '80 e tramuterà l'inespressivo (in questo film dunque perfetto perchè interpreta una macchina) Arnold Schwarzenegger . La storia si concentra sull'incontro del soldato inviato da John Connor nel passato e la futura madre del leader degli umani Sarah Connor (interpretata da Linda Hamilton, futura consorte di Cameron). Fra le scene cult del film si ricorda senza dubbio la sparatoria nella discoteca, sequenza in cui lo spettatore non sa ancora di chi fidarsi, se di Arnold Schwarzenegger o se di Michael Biehn (futuro padre di John), la sequenza dell'intervento chirurgico autoinflittosi da Schwarzenegger,che trae ispirazione da Bunuel, e avrebbe ispirato un videoclip di Billy Idol, e la scena della sparatoria nella centrale di polizia. Ovviamente il finale in cui viene rivelato lo scheletro metallico del "Terminator" ha seriamente contribuito a creare il mito, basti pensare che l'aspetto degli scheletri metallici nel film del 2009 è praticamente rimasto invariato rispetto al 1984.

Nel 1991 James Cameron, forte delle esperienze di "Aliens" e "Abyss", riprende i personaggi del suo film per un seguito, che, come volevano le regole dell'epoca, è più che altro un remake del primo con molti più mezzi. La cosa che più sorprende però è il taglio quasi per famiglie con cui Cameron porta avanti la serie, un'operazione che avrebbe spianato ad un nuovo modo di pensare il cinema di genere ad Hollywood. Sarah Connor è ricoverata in manicomio per le sue predizioni sul futuro, ogni notte è tormentata da un sogno in cui una bomba atomica incenerisce lei ed il suo bambino, il figlio John divenuto adolescente passa da una famiglia all'altra attraverso gli assistenti sociali ed intantorivela un incredibile talentoper la tecnologia informatica. Un terminator dalle stesse fattezze di quello visto nel primo film, sempre Schwarzenegger, giunge dal futuro, ma con lui arriva una nuova creatura liquida in grado di assumere qualsiasi aspetto e di mutare i suoi arti in armi. In parte il secondo film ricalca le scene chiave del primo, la sola differenza determinante è che questa volta il terminator cattivo del primo film è il buono del secondo e funge da balia al giovane protagonista. Un film in cui i temi cupi e quasi orrorifici del primo film incontrano il mondo di Walt Disney per uno strano frullato commerciale con una tecnologia di computer grafica assolutamente all'avanguardia per l'epoca, le scene memorabili sono tutte legate al terminator di metallo liquido ed alle sue straordinarie mutazioni. Visto con gli occhi di oggi il film sembra banale ed insapore ed anche gli effetti speciali non stupiscono più come una volta. Il seguito del primo film, come spesso accadeva negli anni '90, soffre anche di problemi di compatibiltà con il primo, infatti nel finale del 1984 si dice che nessun altro potrà giungere dal futuro perchè la macchina del tempoè stata distrutta con il viaggio del terminator, unadiscrepanza a cui nessuno fornisce alcuna spiegazione, inoltre, contrariamente a quanto detto nel finale del secondo film (secondo il quale tutte le tracce di tecnologia robotica terminator sono state distrutte), un braccio meccanico resta incastrato in alcuni ingranaggi e viene dimenticato da tutti i protagonisti del film.

Alcuni anni dopo la Sony acquisisce i diritti dei personaggi e sviluppa un terzo film diretto da Jonathan Mostow (registaccio di genere).L'opera èsostanzialmente misconosciuta da Cameron, si tratta praticamente di un remake del secondo film dove il terminator cattivo è una donna cyborg,e ricordaterribilmente il personaggio di Beatrix del film "The Matrix", che a sua volta prendeva ispirazione proprio dai vecchi film di Cameron per alcune atmosfere. Un seguito molto brutto e discutibile, inferiore a qualsiasi aspettativa, che Arnold Schwarzenegger utilizzò come pubblicità indiretta per la sua candidatura a governatore della California. Lo scorso anno infine è uscita una serie tv intitolata "Terminator: The Sarah Connor Chronicles",che descrive un periodo mai narrato e poco interessantedella fuga di Sarah e John Connor prima della venuta di Skynet, il computer senziente che scatena la guerra delle macchine. La serie è stata cancellata dalla FOX dopo solo una stagione di trasmissioni e non è riconosciuta nella cronologia della storia di Cameron, così come non lo è il terzo film, in sostanza il nuovo capitolo di "Terminator", cheriprende la storia dai due film di Cameron e cancella dalla linea storica il terzo ed il telefilm.

 

Scritto da John D. Brancato e Michael Ferris (già autori dello script noioso del terzo film e del bruttissimo "Catwoman") il film è in realtà un prequel del film del 1984 ambientato nel futuro, prima del viaggio nel tempo che porterà Terminator/Schwarzenegger alla ricerca della madre di John Connor. Il protagonista è finalmente l'uomo che guiderà la rivolta contro le macchine, chi ama la fantascienza aspetta dal 1984 un film che narri quel periodo avvincente di guerriglia post nucleare che Cameron ci aveva mostrato solo in flashback. Il ruolo dell'eroico Connor spetta a Christian Bale (reduce dai due ottimi film sul personaggio di Batman) e si concentra interamente sulla guerra epica e mastodontica contro terminator giganti e spaventosi. La nuova moda delle macchine giganti è cominciata in sordina con il film di Spielberg "La guerra dei mondi", si è sviluppata oltremisura con il videogame per il cinema "Transformer" di Michael Bay ed è approdata in versione più cupa e sporca nel nuovo film di "Terminator". Fino a questo punto non ci sono istanze, sappiamo tutti molto bene quanto gli effetti speciali di Hollywood siano fuori discussione, maa distruggere senza possibilità di recupero il film ci pensa l'orrenda sceneggiatura, brutta più di tutto nei diaolghi, lo script ci propina quanto di più banale, ritrito e scontato si potesse concepire, un trionfo di banalità e cose giàdette che si pone al limite del ridicolo.

Esempio:

Lei: "Volevo ringraziarti, di questi tempi è difficile trovare una brava persona"

Lui: "io non sono buono"

Lei: "Si che lo sei … ma non lo sai"

Mala carica di spettacolarità del film, la sua raffinatissima tecnologiavisiva fapassare comunque allo spettatore due ore leggere adatte anche ai più giovani, fra gli attori meritano una citazione Sam Worthington che impersona un condannato a morte che sceglie di donare il suo corpo alla società di cibernetica che un giorno creerà i Terminators e che si sveglia ovviamente nel corpo di un cyborg, dovrebbe essere una mezza sorpresa nel film ma ce la "telefonano" nella prima scena del lungometraggio, quindi non lo è,meritano citazione sia Helena Bonham Carter che Bryce Dallas Howard, due delle migliori interpreti femminili del momento che scelgono allegramente di sprecarsi in questo film per ragioni che possono solo essere di danaro e il nuovo Chekov di "Star Trek", Anton Yelchin, che impersona il personaggio che un giorno nel passato diverrà il padre di John (il paradosso temporale fa sempre da padrone nei film di "Terminator".Il vero moento topico del film è però l'apparizione del cyborg Arnold Schwarzenegger, non si tratta del Governatore della California ma di una sua copia in computer grafica basata su un calco fatto su di lui nel 1984, all'epoca del primo film e riprodotto cosi come era all'epoca, una scena che obbliga inevitabili riflessioni su una nuova dimensione di immortalità dei divi del cinema che grazie alla tecnologia possono esistere in un film senza parteciparvi fisicamente, potremmo ritrovarcivolti riprodotti all'infinito nel prossimo secolo.Fa infine sorridere (di sicuro non è casuale) che il nuovoTerminator sia un personaggio condannato a morte, visto che il primo attore ad impersonare il cyborg del 1984 è diventato Governatore e fervido sostenitore della pena di morte nella realtà di tutti i giorni… altro che mostri robotici !

 

Daniele Clementi