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Venezia 2011: “A simple life” di Ann Hui

Grazie a questo lungometraggio Deannie Yip si è aggiudicata la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile alla sessantottesima Mostra del Cinema di Venezia. Ma il film va ben oltre la straordinaria protagonista femminile ed è in sostanza la summa delle eccellenze del cinema drammatico contemporaneo di Hong Kong. Una storia delicata e sottile che ripercorre la vita di una umile domestica e della famiglia presso cui lavora, un percorso intimista e melò che sviluppa attraverso le attenzioni e le cose non dette un filo drammatico di intense relazioni umane e di rapporti e legami che sembrano essere sempre più sottili nel mondo di oggi.
Deannie Yip lavora nel cinema di Hong Kong dal 1978, anno in cui esordì sul grande schermo con il film “Jing wang shuang xiong” a fianco di giganti del cinema d’azione locale come Chow Yun-Fat e Danny Lee. Nel corso della sua carriera Deannie Yip ha esplorato tutti i generi dell’industria di Hong Kong e lavorato con alcuni fra i più importanti nomi degli ultimi trent’anni, figure come Jet Li, Sammo Hung, Jackie Chan, Tsui Hark ed Ann Hui con cui recitò nel film di Patrick Tam “Ai Sha” nel 1981. Per il pubblico locale il nome di Deannie Yip è da sempre legato al personaggio di Anna che interpretò tre volte, dal 1984 al 1989, nella trilogia comico poliziesca di “Pom Pom” con Richard Ng e John Sham. Nel 2000 Deannie Yip raggiunse l’apice della sua carriera interpretando tre film drammatici da protagonista e poi scomparve dalla scena. In italia non si è visto praticamento nulla della sua carriera fatta eccezione per le uscite in video di due film gongfupian (“Bambole e botte” e “La leggenda del drago rosso”) in cui aveva però un ruolo marginale. Il protagonista maschile film Andy Lau ha invece avuto più fortuna con il mercato italiano ed ha ottenuto nel tempo un buon livello di popolarità fra i fan del cinema di Hong Kong. Andy Lau è un vero istrione del cinema orientale, attore e cantante di successo ha recitato in 146 film lavorando sia con i nomi chiave del cinema di genere che con un grande autore come Wong Kar Wai. Tra i suoi film si ricordano il kolossal “Detective Dee” e la trilogia di “Infernal Affair” nonchè il wuxiapian “La foresta dei pugnali volanti” di Zhang Ymou. Andy Lau aveva già lavorato in passato con Deannie Yip in molte produzioni incluso il dramma poliziesco “Fa nei qing” girato nel 1988 da Taylor Wong e di cui Lau e Yip sono i magistrali protagonisti. Ann Hui, la regista del film, è da sempre un punto fisso del cinema d’autore di Hong Kong con una carriera di 27 opere fra film e documentari ed una sensibilità da sempre rivolta alla creazione di un sostanziale neorealismo romantico del cinema orientale. Fra i suoi film più importanti meritano di essere citati “The way we are” e melò come “Boat People” e “Summer Snow“. Il film quindi punta su vere e proprie colonne portanti del cinema orientale che la regista sfrutta in un contesto intimista e dolce in cui racconta gli ultimi anni di vita di una donna anziana e sola che ha ormai come solo punto di riferimento la famiglia in cui ha lavorato per tutta la vita. Il lungometraggio “A simple life” uscirà prossimamente in Italia distrbuito dalla Tucker Film ed è un ottimo esempio di come il cinema di Hong Kong nonostante la fagogitazione della Cina e la crisi economica sia capace di mantenersi sul mercato per qualità dei prodotti e cifra artistica dei contenuti.

Daniele Clementi

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