MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA 2008
" Rachel getting married " di Jonathan Demme (2008)
Recensione di Daniele Clementi
Dramma di famiglia alle soglie di un matrimonio, l’occasione per fare chiarezza fra i parenti, l’opportunità per superare un luttoe fare luce su un confronto fra sorelle. Come sfondo suggestivo del racconto un matrimonio multietnico con luci e colori che evocano costumi da tutto il mondo, Demme mantiene il ritmo con qualche caduta di tono qua e la e gli attori reggono il gioco del regista con qualche eccesso non troppo fastidioso. Il ritorno di Debra Winger è un piacere puramente cinefilo che si assapora con soddisfazione, mentre il cameo di Roger Corman è una pura sfida tra il regista ed il suo pubblico, la storia invece non aggiunge e non toglie nulla al genere ma è resa bene ed è solida nella sua esecuzione. Un film che si gusta in lingua originale con sottotitoli per poter godere dell’uso della voce di ogni attore e del ritmo cadenzato ed accompagnato dai musicisti nuziali che seguono lo sviluppo della storia e si integrano talvolta con i dialoghi e gli eventi in scena. Un buon dramma senza infamia e senza lode, ben girato e ben interpretato che potrebbe fare incetta di premi nella desolazione di uno dei peggiori Festival di Venezia degli ultimi 10 anni, ma sia ben chiaro che in tempi migliori sarebbe solo un film medio dalla gradevole fattura.