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“Closed curtain” di Jafar Panahi (Iran 2012)

Il regista cinematografico iraniano Jafar Panahi è stato condannato a sei anni di prigione e bandito dalla regia e dalla produzione cinematografica per 20 anni a causa dei suoi lungometraggi inequivocabilmente a favore dell’emancipazione della donna in Iran e delle sue idee politiche chiaramente in contrasto con il regime del Presidente Ahmadinejad. Nonostante il divieto di dirigere film il regista iraniano ha deciso di realizzare un nuovo lungometraggio. Panahi, bandito dagli studi cinematografici, ha realizzato così il suo nuovo film fra le mura di casa con attori professionisti ed una troupe ridottissima. Il film è la storia di uno sceneggiatore che si chiude e si isola nella sua villa per finire un film e che si ritrova suo malgrado coinvolto nella fuga di due giovani dalla polizia. L’uomo deve vedersela con questi sconosciuti e con la polizia speciale che si aggira dietro alla porta di casa. Inoltre deve occuparsi del suo cane (attore bravissimo) che deve segregare nella villa perchè una nuova legge religiosa ha dichiarato i cani “esseri impuri” e li ha banditi autorizzando chiunque a seviziare ed uccidere i cani in libertà. Uno strano e coraggioso esperimento in cui il regista convive con i suoi personaggi, fantasmi della sua fantasia e con la condanna del regime in cui è costretto. Il primo film illegale di Panahi è un curioso mosaico di storie, politica e protesta artistica degno di essere conosciuto e discusso e che apre il cuore e dona la speranza di non veder sparire un grande maestro del nostro tempo.

Daniele Clementi

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I Servizi di Teheran arrestano il regista Jafar Panahi

Il regista Jafar Panahi

Aveva vinto il leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia con il film "Il cerchio", pochi anni dopo con il film "Oro rosso" aveva vinto il Premio della Giuria al Festival di Cannes e il suo terzo film "Offside" aveva vinto l'orso d'argento al Festival di Berlino. Jafar Panahi in pochi anni ha vinto quasi tutto quello che c'era da vincere per un regista di cinema impegnato. Ieri sera gli agenti della sicurezza del Presidente iraniano Ahmadinejad si sono recati presso la sua abitazione e lo hanno sequestrato con la moglie e le figlie ed altre 15 persone presenti (fra cui attori e registi), poche ore prima il regista aveva visto negarsi il permesso di raggiungere Berlino per partecipare ad un forum. Da tempo il regista Jafar Panahi era considerato un forte oppositore del Presidente Ahmadinejad , i suoi film hanno sempre denunciato i difetti e le pecche del sistema statale iraniano ed alcuneconnivenze insane fra stato e religione. Il suo ultimo film "Offside" raccontava la storia di alcune ragazze iraniane costrette a travestirsi da uomini per poter andare a vedere una partita della nazionale di calcio. I Servizi di Sicurezza iraniani non hanno rilasciato alcuna dichiarazione al momento tranne il fatto che il regista sia stato portato in "una località sconosciuta". Nei prossimi giorni troverete sul blog alcuni articoli dedicati ai film del regista.

Daniele Clementi