Ormai viviamo in una società soffocata dal terrore, indotto o maturato, della violazione della privacy, del furto dei più reconditi segreti della propria vita. Sebbene la gente svenda la sua privacy in giochini della rete come Facebook, tale terrore è presente nell'inconscio collettivo così come la paura dell'alieno invasore, metabolizzato in comunista sovietico, era presente nel pensiero di massa dell'immediato dopoguerra. Christopher Nolan, al passo con i tempi, confeziona un film in cui la privacy non è più violata da intercettazioni telefoniche, hacker o microfoni, ma penetra nell'inconscio della vittima per carpirne i più reconditi segreti nel momento in cui è più vulnerabile: direttamente dai suoi sogni. Una nuova generazione di agenti segreti che esplorano l'universo onirico ed i meandri dell'inconscio delle loro vittime per trovare formule segrete, codici cifrati per database segretissimi, cassaforti, testamenti e segreti militari o industriali. Ma per fare ciò non ci sono formule magiche ma logica matematica, scienza del futuro ed una buona propensione ad analizzare e comprendere la simbologia dell'inconscio che si esprime attraverso la metafora del sogno, il paziente o meglio la vittima viene indotta in uno stato narcotico e portata alla fase rem, si troverà nel sogno di un'altra persona, un "architetto" in grado costruire un labirinto inconscio da cui nessuno può fuggire, una volta prigioniero nella trappola, il soggetto verrà esplorato oniricamente da abili agenti del sogno. Il principale pericolo durante missioni oniriche consiste nelle ostilità rappresentate dalle proiezioni inconscie della vittima poichè la mente, esattamente come fa l'organismo in caso di presenza di un virus, attiva delle difese "oniriche" con lo scopo di espellere dal sogno le spie e liberare l'inconscio. Normalmente non si muore se attaccati in un sogno, anche se le difese dell'inconscio usano armi da fuoco, semplicemente ci risveglia, ma se il sonno è indotto da un farmaco molto potente in grado di riprodurre lo stato del coma si corre il rischio di restare prigionieri di un limbo per l'eternità. Inoltre il problema di ogni buon agente del sogno è che il proprio inconscio può fare capolino improvvisamente nel mezzo di una missione e compromettere tutto, proiezioni delle proprie paure o questioni non risolte della psiche possono improvvisamente irrompere nell'azione della missione onirica scatenando il caos. Nolan si era fatto conoscere con un film indipendente molto interessante intitolato Follow che segnò anche l'esordio di un giovane Christian Bale, futuro Batman proprio dei film di Nolan, poi con un lungometraggio che in un certo senso già univa temi polizieschi con la psicologia ed i labirinti della mente come Memento, dopo di che si era buttato nel commerciale con il remake discutibile di Insomnia, il mediocre Prestige ed i fortunati duecapitoli di Batman. Se il primo film basato sull'eroe dei fumetti della DC Comics, Batman begins, era ancora soggetto ad una stretta supervisione dei dirigenti della Warner Brothers, Nolan si era già guadagnato una buona dose di libertà con il secondo film, The dark Knight, che ha in effetti ridisegnato e reso più adulta la figura del cavaliere oscuro e della sua eterna nemesi Joker. Ora per la prima volta i dirgenti della Warner Brothers danno piena fiducia a Nolan, con vastità di mezzi scenici, effetti speciali di altissimo livello ed una storia originale ed accattivante. Alla fine degli anni '90 il film The Matrix era stato una chiave di volta del cinema di genere americano introducendo tecniche cinematografiche tipiche dell'estremo oriente e fondendole con l'uso di nuovi strumenti tecnologici. Il film dei fratelli Wachowsky prendeva spunto da molti classici del cinema a prescindere dal loro genere originale di appartenenza, il risultato fu senza dubbio una piccola evoluzione del cinema di genere occidentale, in un certo senso il nuovo film di Cristopher Nolan cerca di fare la stessa cosa. Nel 1999 il film dei fratelli Wachowsky si servì del lavoro del coreografo e regista di Hong Kong Yuen Wo Ping (Woo-ping Yuen) per le scene di duelli e sofisticati e fantasiosi salti e voli dei protagonisti, quella tecnica apparteneva alla scuola di Hong Kong fin dalla nascita della cinematografia e per la prima volta veniva applicata ad un film occidentale sdoganando in America ed Europa il genere cinese "wuxiapian" che aveva fatto di questa tecnica una vera e propria arte della danza della violenza. Ma se il cinema di Hong Kong usava questa tecnica in modo irreale e magico attribuendola a guerrieri erranti custo di di antiche e magiche discipline marziali, fatasmi, demoni e semidei, il film dei fratelli Wachowsky la applicava ad un contesto più realistico dandole un senso nuovo, per rendere plausibile l'implausibile veniva a soccorso la trama del film che ambientava la storia all'interno di una matrice informatica, un mondo virtuale all'interno del quale il genere umano era prigioniero. La collaborazione fra Yuen Wo Ping ed i fratelli Wachowsky avrebbe prodotto altri esperimenti a metà fra scene di lotta e danza nei due seguiti di Matrix che traevano spesso ispirazione dai film di cappa e spada di Douglas Fairbanks ed Erol Flynn. Anche nel caso di Inception Nolan sfrutta il mondo onirico per creare splendidi paradossi visivi che rimandando ai lavori di Piranesi ed in un certo senso agli studi di M.C. Escher, nome decisamente molto caro al nostro blog, producendo soluzioni innovative e spettacolari. Volendo tornare indietro nel tempo alla ricerca di precursori di danza della violenza in occidente, scene di chiara ispirazione furono quelle studiate da Sidney Pollack per il film I 3 giorni del condor o The yakuza, Nolan, basandosi su un principio simile a quello degli autori di Matrix e di Pollack mostra quindi duelli incredibili ma credibili perchè provenienti dal mondo dei sogni ispirandosi perfino ad una famosissima scena di danza di Fred Astaire presente nel film Royal Wedding. Per molti questo film è già un capolavoro, un concetto astratto e difficile da discutere almeno per ora, ma di sicuro possiamo già dire che si tratti di uno deifilm più importanti della stagione 2010.
Daniele Clementi