Ripropongo una vecchia recensione pubblicata su altri spazi della rete il 28 aprile 2009, il film era stato presentato al Far East Film Festival di Udine. Ora che la recensione è diventata non reperibile la recupero e la conservo su questo blog.
Ad un anno di distanza dal film “The glorious team Batista” (proposto nel 2008 dal FEFF) ecco arrivare il seguito intitolato “The triumphant general Rouge“, la storia però è meno cupa e drammatica, la tensione si affievolisce rispetto al primo film e viene rimpiazzata da qualche gag fra i protagonisti principali, la storia stessa è più verbosa e televisiva e solo nelle scene finali si raccoglie qualche momento di vera tensione. Questa volta una lettera anonima richiama in azione i nostri due improbabili investigatori sul sospetto di concussione con un azienda farmaceutica da parte di un primario molto famoso per la sua instancabile devozione al lavoro, in realtà più l’indagine va avanti più si sviluppa un intrigo di appalti e lotte di potere fra luminari della sanità, nulla che possa sorprendere noi italiani in realtà ma che pare abbia sconvolto lo spettatore giapponese che sembra avere trovato assurdo il concetto che ci sia tutta questa avidità fra persone il cui lavoro dovrebbe essere salvare vite umane, beati loro che lo trovano assurdo ! Noi da italiani abbiamo guardato queste scene con rassegnata consapevolezza.
Un seguito che sembra più una fiction della tv che un film per il cinema e seppure faccia piacere rivedere i personaggi del primo capitolo ci si sarebbe divertiti di più con una puntata del “Dr.House“.
Daniele Clementi