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JAMES BOND OPERA OMNIA (4) – AGGIORNAMENTO SPECIALE

JAMES BOND OPERA OMNIA

A cura di Daniele Clementi

(c) Sony Pictures

AGGIORNAMENTO SPECIALE

" Casino Royale " di William H. Brown Jr  (1954)

Recensione di Daniele Clementi

(c) CBS.

Molti credono erroneamente che il primo James Bond della storia sia stato Sean Connery. In realtà Barry Nelson interpretò il ruolo di James Bond 007 nel 1954, esattamente un anno dopo la pubblicazione del primo romanzo di Ian Fleming, e pochissimi sanno che la prima trasposizione di un libro di James Bond fu proprio " Casinò Royale " (primo libro della serie). Sean Connery fu però il primo James Bond 007 della storia del Cinema (girò il suo primo film nel 1962), perchè Nelson interpretò il suo " Casinò Royale " per la televisione e la durata della sua riduzione fu solatnto di 48 minuti. Il ruolo del cattivo Le Chifre, il primo catttivo della storia di Bond pertanto, fù interpretato dal magistrale Peter Lore (un grande nome del cinema noir). Si trattò di un cortometraggio appartenente alla serie televisiva americana " Climax! " prodotta dalla CBS. La regia era di William H. Brown Jr, un professionista della tv americana che, sempre per la serie " Climax! ", realizzò un secondo cortometraggio tratto dal romanzo di Raymond Chandler "The long goodbye – Il lungo addio"; passando così da James Bond a Philip Marlowe (bisogna riconoscere a Brown che aveva gusto per la letteratura di genere). In seguito Brown avrebbe anche realizzato l’episodio pilota di una serie tv sul mago di Oz e la prima puntata dello " Shirley Temple Show ". L’adattamento televisivo del libro di Flemming fu invece realizzato dal grande Charles Bennett, il primo sceneggiatore di fiducia di Alfred Hitchcock, con cui esordì nel 1923. Ma Bennet nel 1949 scrisse anche " Cagliostro "che fu un film interpretato ed anche parzialmente diretto da Orson Welles. Al fianco di Bennet lavorò all’adattamento anche Anthony Ellis, sporadico sceneggiatore televisivo poco noto che scrisse cose di poco conto e qualche puntata di " Zorro ". Barry Nelson, il primo James Bond della storia, non ebbe grande fortuna anche se lavorò tantissimo in tv e fu un prezioso caratterista. Iniziò la sua carriera con la serie tv in bianco e nero del " Dr.Kildare ", poi girò due puntate di " Alfred Hitchcock presenta ", fece parte del cast di " Airport " e lavorò come " special guest " nelle serie tv: " Galactica "," Love Boat ", " Fantasilandia ", " Dallas ", " Magnum P.I." e " La signora in giallo ". Infine Barry Nelson viene ricordato dai veri cinefili per avere recitato in " Shining " di Stanley Kubrick. Peter Lore, primo cattivo, è certamente l’attore più importante presente in questo corto per la tv. Lore inizia la sua carriera in Germania nel 1929, e nel 1931 si guadagna l’immortalità come interprete del capolavoro di Fritz Lang " M ". Negli anni 30′ si trasferisce in Inghilterra dove diventerà un attore feticcio di Alfred Hitchcock (difficile non vedere lo zampino di Bennet nella scelta di Lore come antagonista di questo film tv), dal 1937 al 1939 girerà 8 film polizieschi con Norman Foster in cui interpreterà il ruolo di Mr.Moto un investigatore di origini cinesi. Infine negli anni 50′ si trasferirà negli Usa dove lavorerà a grandi film di Hollywood come " Il mistero del falco " e " Casablanca ". In effetti dal punto di vista cinefilo è proprio interessante che il primo film (anche se corto) di James Bond sia stato fatto 9 anni prima di "LICENZA DI UCCIDERE", scritto dallo sceneggiatore di Hitchcock e Welles, con un cattivo che viene da Fritz Lang e dallo stesso Hitchcock e con il protagonista che avrebbe in seguito lavorato con Stanley Kubrick. Curioso che non ne parli quasi mai nessuno.

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CREDITI
 
 

Sceneggiatura: Charles Bennett e Anthony Ellis tratta dal romanzo omonimo di Ian Fleming.
Uscita ufficiale nel paese d’origine: 21 ottobre 1954(USA)
-Interpreti principali –
James Bond : Barry Nelson
Le Chifre : Peter Lorre
Valerie Mathis : Linda Christian
 
 
 
Colonna sonora originale: Jerry Goldsmith.
Durata: 48 minuti.

" Casino Royale " di Martin Campbell (G.B. 2006)

Recensione di Daniele Clementi.

(c) Sony

La saga di James Bond ha sempre subito dei cambiamenti, anche se limitati a dettagli e spesso destinati a personaggi secondari, ma non è mai realmente ripartita da zero. Insomma ogni film è sempre stato il seguito del precedente anche se la formula particolare studiata all’ origine del ciclo ha sempre permesso allo spettatore di poter fruire di un capitolo qualsiasi della serie senza dover conoscere i precedenti. Per la prima volta con il film del 2006 James Bond riparte veramente da zero e tutto quello che abbiamo visto in precedenza non conta più nulla perchè questo James Bond è completamente nuovo e la sua storia cambia per sempre. Nonostante la trasformazione radicale del progetto, qualche minimo legame con il passato ci viene concesso ma si tratta solo del mantenimento della bravissima Judi Dench nella parte di M (aveva già interpretato questo ruolo nei film di Brosnan). James Bond nelle prime scene invece è un agente privo di licenza di uccidere e se la guadagna proprio eliminando alcune spie nella sequenza introduttiva, la famosa scena di Bond che spara al centro della spirale rendendo lo schermo rosso viene riprodotta con sorpresa del pubblico nella realtà effettiva  del film ed è ambientata in uno squallido bagno pubblico dopo una collutazione fisica violentissima. L’agente 007 indaga sul misterioso Le Chiffre ("la cifra") che opera come banchiere occulto delle organizzazioni terroristiche internazionali ed è legato ad una strana organizzazione che promette di diventare la Spectre della nuova generazione. Torna il mitico Felix Leiter interpretato dall’attore di colore Jeffrey Wright (dato che si ricomicia da zero i personaggi possono cambiare liberamente sesso o etnia) e questo è il loro primo incontro. Mentre la bella di turno, contrariamente al romanzo, è un agente del Tesoro britannico molto rigida e professionale che darà del filo da torcere al protagonista seduttore e lascerà un segno indelebile nel suo cuore (contrariamente alle figure femminili tradizionali). La "Bond-Girl" presente nel romanzo originale ed interpretata da Linda Christian cambia sesso in questa versione e diventa l’ambiguo e magistrale Renè Mathis interpretato dal grande Giancarlo Giannini. Daniel Craig è l’attore con il curriculum più altamente artistico che abbia mai interpretato il ruolo di James Bond e probabilmente l’attore con il maggiore talento drammatico per reggere lo schermo diventa necessario prendere un cattivo di eguale valore ed ecco spiegata la scelta del danese Mads Mikkelsen con una lunga carriera nel cinema di qualità europeo. Il casinò del film è quello di Montenegro ma ci sono molte scene girate in Italia e molti attori nostrani al lavoro in piccoli ruoli, fra loro spicca il grandissimo Giancarlo Giannini. Doveroso citare il prezioso contributo di Paul Haggis, che con Craig aveva lavorato da regista nel film "THE PUSHER" come sceneggiatore, il cui contributo per aumentare il tono drammatico della storia è stato certamente determinante. Le scene cult: la sigla iniziale, l’inseguimento spettacolare in Sud Africa tanto estremo quanto realistico perchè fatto da atleti professionisti che fanno questo tipo di acrobazie per mestiere, la grande partita al casinò, lo stimolatore cardiaco portatile (esiste realmente), il capottamento dell’Aston Martin e la tortura del finale. Un nuovo inizio più cupo e drammatico e di altissima resa scenica.

CREDITI
 
 

Sceneggiatura: Neal Purvis, Robert Wade e Paul Haggis tratta dal romanzo omonimo di Ian Fleming.
Uscita ufficiale nel paese d’origine: 16 novembre 2006 (G.B.)
-Interpreti principali –
James Bond : Daniel Craig
Le Chifre : Mads Mikkelsen
Vesper Lynd : Eva Green
Renè Mathis : Giancarlo Giannini
Felix Leiter : Jeffrey Wright
 
 
 
Colonna sonora originale: David Arnold.

Direttore della fotografia:Phil Meheux.
Montaggio: Stuart Baird.

Durata: 144 minuti.

" Quantum of solace " di Marc Forster (G.B. 2008)

Recensione di Daniele Clementi

(c) Sony

Questo è il primo seguito canonico della lunga saga cinematografica di James Bond, alcuni piccoli dettagli hanno sempre caratterizzato una sorta di linea seriale fra i film ma erano così sottili e velati da non essere nemmeno così determinanti e la formula particolare studiata all’ origine del ciclo ha sempre permesso allo spettatore di poter fruire di un capitolo qualsiasi della serie senza dover conoscere i precedenti. Dato che con il film del 2006 James Bond è realmente ripartito da zero anche la classica tradizione della serialità parziale è venuta meno. Ritornano quindi una buona parte dei personaggi già visti nel film precedente, la bella del primo film uccisa da un organizzazione segreta occulta (una scelta che citava esplicitamente il film del 1969 "AL SERVIZIO DI SUA MAESTA’") ricompare attraverso sequenza in flashback, il cattivo magistralmente interpretato da Almaric questa volta è un finto filantropo dei diritti umani e della battaglia per l’ambiente che si rivela in realtà uno scaltro imprenditore che colloca dittatori a suo piacere nei paesi dell’america latina in cambio di acqusizione di terreni ricchi di acqua (che presto diverrà il motivo di tutte le guerre probabilmente). Ritorna Felix Leiter , Mathis ed il perfido Mr. White (che fa da collante fra il primo ed il secondo film e forse segnerà in futuro altri legami con questa misteriosa organizzazione segreta. Il film gioca volutamente sulle citazioni riferite ai film precedenti e la più memorabile è probabilmente il corpo di una ragazza rinvenuto ricoperto di petrolio così come era ricoperto di oro il corpo della giovane vittima nella parte iniziale di "GOLDFINGER". La famosa scena di Bond che spara al centro della spirale rendendo lo schermo rosso viene mostrata a sorpresa del pubblico nel finale del film invece che all’inizio e forse per voler chiudere simbolicamente una storia divisa in due parti e per introdurre metaforicamnte una nuova generazioni di film di 007. Dalle scene acrobatiche ed originali del primo film si passa a sequenze sincopate e confuse, spesso paradossali e poco chiare, la storia è limitata in ogni senso e le piccole metafore politiche e qualche citazione colta autoreferenziale non possono salvare il film da una superficialità devastante ed una storia poco convincente. Il film precedente aveva lasciato sperare in un futuro migliore.

CREDITI
 
 

Uscita ufficiale nel paese d’origine: 31 ottobre 2008 (G.B.)
-Interpreti principali –
James Bond : Daniel Craig
Dominic Greene : Mathieu Amalric
Camille : Olga Kurylenko
Strawberry Fields : Gemma Arterton
Vesper Lynd : Eva Green
Renè Mathis : Giancarlo Giannini
Felix Leiter : Jeffrey Wright
Mr. White : Jesper Christensen
 
 
 
Colonna sonora originale : David Arnold.

Direttore della fotografia : Roberto Schaefer
 

Durata: 106 minuti.

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JAMES BOND OPERA OMNIA (3)

JAMES BOND OPERA OMNIA

A cura di Daniele Clementi

(c) Sony Pictures

Eccoci alla fine del lungo revival su James Bond, qui si parte da Timothy Dalton, si passa per Pierce Brosnan e si arriva sino a Daniel Craig. Buona lettura !

 

 

ZONA PERICOLO

(The living daylights)

di John Glen (G.B. 1987)

Con il ritiro di Roger Moore comincia un periodo di transizione dove vengono esclusi alcuni vecchi volti e ne vengono matenuti altri, per cercare di mantenere una timida continuità. I romanzi ed i racconti sono finiti, resta solo una brevissima storia realizzata da Fleming per un quotidiano inglese. la storia originale si risolve in una breve avventura raccontata dopo la sequenza di apertura del film, il resto è pura creazione degli sceneggiatori. Timothy Dalton viene scelto dopo una lunghissima consultazione interna che considerava come alternativa Pierce Brosnan. La struttura del film ricalca i capitoli di Roger Moore ed anche il Bond di Dalton sembra incerto fra l’imitazione di Moore e quella di Connery. Confermati M, Q, Sir Frederick Gray e torna il generale del KGB Anatol Gogol. Moneypenny cambia faccia ed entra in gioco la giovane Caroline Bliss. Ritroviamo anche il buon vecchio Felix Leiter interpretato da John Terry. La bella di turno è Maryam d’Abo mentre i cattivi sono Jeroen Krabbé ed il caratterista Joe Don Baker (dopo ne parleremo ancora). Nel film lavora anche l’attore americano John Rhys-Davies (spalla di Indiana Jones nel primo e nel terzo film nonchè nano guerriero della trilogia del “Signore degli anelli”). La trama si perde in una miriade di banalità comunque unisce due temi molto attuali l’oppio dei talebani e il mercato nero delle armi. James Bond aiuta di fatto alcuni ribelli afgani (quelli che un giorno saranno talebani) contro i sovietici ma non prende posizioni precise (come fa invece Rambo nel suo terzo film), sembra piuttosto parte di un disegno politico più grande. Uhm … credo che in fondo ci fossero molti 007 in Afghanistan nel 1987 … n’est pas ? La canzone del film è interpretata dal gruppo inglese A-HA.

Voto finale: 5 (il solito medio-Bond con una faccia nuova).

 

 

VENDETTA PRIVATA

(Licence to kill)

di John Glen (G.B. 1989)

Il primo film di James Bond a non essere tratto da un libro o un racconto di Ian Fleming. La storia è piuttosto originale anche se manca di sapore classico. James Bond si reca negli Usa per fare da testimone di nozze al vecchi amico Felix Leiter (questa volta torna David Hedison di “Vivi e lascia morire”) che lavora per una squadra speciale antidroga e riesce a prendere un pericolosissimo trafficante proprio il giorno del suo matrimonio, raggiunge con Bond la chiesa buttandosi da un paracadute. Lo spacciatore evade quasi subito e si vendica attaccando Felix e consorte la notte stessa del matrimonio, Bond giurerà vendetta e rinuncerà al servizio segreto britannico per agire da solo. Tornano tutti i vecchi personaggi chiave della serie, il cattivo è interpretato da Robert Davi mentre le belle di turno sono Talisa Soto e Carey Lowell, lavora anche un giovane Benicio Del Toro nella parte di un killer silenzioso. Il film cita spesso Shakespeare ed in particolare “Othello”. A parte qualche buco di sceneggiatura la storia è godibile ed abbastanza scorrevole. Le scene cult sono i l’arrivo dei ninja e sopratutto il finale con un inseguimento incredibile fra immensi Tir.

Voto finale : 6 (Un Bond che funziona)

 

 

GOLDENEYE

di Martin Campbell (G.B. 1995)

Dopo la parentesi di transizione rappresentata da Timothy Dalton, cominciano le avventure del nuovo 007 Pierce Brosnan. In realtà questo nuovo ciclo di film rappresenta le varizazioni maggiori sul piano del cast, mentre resta piuttosto simile all’universo di Rober Moore sul piano delle storie. Questo è anche il secondo film di Bond a non essere tratto da una storia originale di Fleming. Goldeneye in realtà è il nome della villa di Ian Fleming e viene usato in questo film per questioni di suggestione (non si butta via niente). James Bond 007 ed il suo collega 006 (Sean Bean) stanno portando a termine una pericolosa missione in Unione Sovietica e qualcosa va storto, 006 perde la vita e Bond deve portare a termine la missione da solo. Dopo il crollo del comunismo James Bond viene incaricato di indagare sulla figura misteriosa di Janus (un pericoloso criminale internazionale) scoprirà di avere di fronte il vecchio amico 006 divenuto la sua perfetta nemesi. La sigla iniziale , per la prima volta, è priva del contributo del compianto Roy Field e si passa alla computer grafica. Il capo dei servizi segreti inglesi M cambia sesso e viene interpretato dalla fantastica Judi Dench, al suo fianco arriva anche una nuova Moneypenny (Samantha Bond) e torna il vecchio e sempre caro Q (Desmond Llewelyn sulla cresta dell’onda dai tempi di “Goldfinger”). Le due belle di turno sono la bravissima Famke Janssen (la cattiva) ,che diventerà in seguito la mitica Fenice cinematografica degli “X Men” nonchè la spietata trans della serie “Nip/Tuck”, e la tiepidina Izabella Scorupco (la buona) che combinerà pochino in seguito. Torna anche Joe Don Baker (che aveva fatto il cattivo in “Zona pericolo”) nel ruolo completamente nuovo dell’agente americano Jack Wade (epigone di Felix Leiter). Tra i cameo più golosi si segnalano Robbie Coltrane che in seguito diventerà Rubeus Hagrid nella saga di Harry Potter, Alan Cumming (futuro Nightcrawler di “X Men 2” non a caso caro amico della Janssen) ed infine Tchéky Karyo (“Nikita” di Luc Besson). la colonna sonora è composta dal francese Eric Serra (“Nikita” e “Leon” di Luc Besson) e la canzone del film è interpretata dalla grande Tina Turner. Le scene cult: Bond che gironzola in cravatta nel bel mezzo di Mosca guidando un carro armato e la Janssen che uccide i maschi soffocandoli fra le sue coscie. Il nuovo regista ed i nuovi sceneggiatori giovano vistosamente alla confezione.

Voto Finale: 6 (un buon bond !)

 

 

 

IL DOMANI NON MUORE MAI

(Tomorrow never dies)

di Roger Spottiswoode (G.B. 1997)

Secondo capitolo della nuova serie con Pierce Brosnan molto approssimato e superficiale, ma in seguito si farà di molto peggio. La moda del cinema asiatico d’azione contamina anche 007 e la Bond girl viene interpretata dalla fantastica star di Hong Kong Michelle Yeoh (“La tigre e il dragone”) ma al fianco di Bond troviamo anche la “glamorous” Teri Hatcher (appena uscita dal ruolo di Lois Lane nel telefim di Superman e prima di diventare una “casalinga disperata” di Wisteria Lane). Il cattivo è interpretata dal bravo Jonathan Pryce (anche se un po troppo sopra le righe in questo caso) che impersona uno spietato magnate delle televisioni e giornali che vuole conquistare il mondo … ehm … non fate subito i politici ! L’agente americano Jack Wade (Joe Don Baker) torna per l’ultima volta (forse). Moby compone un “James Bond theme” alternativo e Sheryl Crow interpreta la canzone chiave del film. Le scene cult: la fuga dal grattacielo del cattivo, il sommergibile trivella e l’inseguimento con Brosnan e Yeoh ammanettati insieme alla guida di una moto. Un capitolo tanto adrenalinico quanto superficiale.

Voto finale : 5 (Bond precotto)

 

 

 

IL MONDO NON BASTA

(The world in not enough)

di Michael Apted (G.B. 1999)

Erano decenni che non si finiva così in basso ! Un pessimo capitolo superficiale, noioso ed inutile con battute scontate e personaggi banalissimi. Bond deve proteggere una ricca ereditera chiamata Elektra ed intepretata dalla seducente Sophie Marceau, il cattivo è il grande attore indipendente Robert Carlyle che dopo anni con Ken Loach si sputtana in una parte ridicola e patetica, nel cast torna Robbie Coltrane (nello stesso ruolo rivestito in “Goldeneye”) i ruoli cameo sono di John Cleese che interpreta “R” un collega del grande Q (questo è il suo ultimo film … addio Desmond !), Maria Grazia Cucinotta che fa la cattiva prosperosa ed il danese Ulrich Thomsen (mitico protagonista di “Dogma #1: Festen”). Soldi e talenti sprecati.

Voto finale : 4 (evitatelo, non serve)

 

 

 

LA MORTE PUO’ ATTENDERE

(Die another day)

di Lee Tamahori (G.B. 2002)

Dal regista di “Once were warriors” non ci si dovrebbe aspettare un film tanto brutto e invece … mai dire mai ! l’ultimo film di Brosnan tramuta James Bond in una specie di Batman in smoking e con l’automobile invisibile (basta cazzate, vi prego !) e rischio di offendere Batman. L’attrice premio oscar Halle Berry è la prima Bond girl di colore della storia (caspita se c’è voluto del tempo !). John Cleese che interpretava “R” nel film precedente diventa il nuovo Q. Michael Madsen (“Le iene” e “Kill Bill vol.1-2” di Tarantino) recita nel ruolo di un agente americano carogna e tira un po su il film a livello recitativo. Madonna canta la canzone del film ed interpreta il ruolo della bella cattiva (molto sado maso). La scena cult : Halle Berry che rifà l’entrata in scena di Ursula Andress in “Licenza di uccidere”, tutto il resto è noia.

Voto finale: 4 (dimenticatelo)

 

 

 

CASINO ROYALE

di Martin Campbell (G.B. 2006)

La saga di James Bond ha sempre subito dei cambiamenti, anche se limitati a dettagli e spesso destinati a personaggi secondari, ma non è mai realmente ripartita da zero. Insomma ogni film è sempre stato il seguito del precedente anche se la formula particolare studiata all’ origine del ciclo ha sempre permesso allo spettatore di poter fruire di un capitolo qualsiasi della serie senza dover conoscere i precedenti. Questa volta non è così. James Bond riparte veramente da zero e tutto quello che abbiamo visto in precedenza non conta più nulla perchè questo James Bond è completamente nuovo e la sua storia cambia per sempre. Nonostante la trasformazione radicale del progetto, qualche minimo legame con il passato ci viene concesso ma si tratta solo del mantenimento della bravissima Judi Dench nella parte di M (aveva già interpretato questo ruolo nei film di Brosnan). James Bond è ancora un agente privo di licenza di uccidere quando comincia questo nuovo inizio e se la guadagna proprio eliminando i cattivi della sequenza introduttiva, la famosa scena di Bond che spara al centro della spirale rendendo lo schermo rosso viene riprodotta nella realtà del film ed ambientata in uno squallido bagno pubblico dopo una collutazione violentissima … si, James Bond è cambiato. L’agente 007 indaga sul misterioso Le Chiffre (“la cifra”) che opera come banchiere occulto delle organizzazioni terroristiche internazionali ed è legato ad una strana organizzazione che promette di diventare la Spectre della nuova generazione. Torna il mitico Felix Leiter interpretato dall’attore di colore Jeffrey Wright (dato che si ricomicia da zero i personaggi possono cambiare liberamente sesso o etnia) e questo è il loro primo incontro. Daniel Craig è l’attore con il curriculum più altamente artistico che abbia mai interpretato il ruolo di James Bond ed anche l’attore con il maggiore talento drammatico (perdonatemi fan di Connery !) per reggere lo schermo diventa necessario prendere un cattivo di eguale talento drammatico ed ecco arrivare il danese Mads Mikkelsen con una lunga carriera nel cinema d’autore europeo. Il casinò del film è quello di Montenegro ma ci sono molte scene in Italia e molti attori italiani al lavoro in piccoli ruoli, fra loro spicca il grandissimo Giancarlo Giannini. Le scene cult: la sigla iniziale, l’inseguimento spettacolare in Sud Africa tanto estremo quanto realistico perchè fatto da atleti professionisti che fanno questo tipo di acrobazie per mestiere, la grande partita al casinò, lo stimolatore cardiaco portatile (esiste realmente), il capottamento dell’Aston Martin e la tortura del finale. James Bond è tornato e finalmente si tratta di un bel film.

Voto finale : 7 (Finalmente !)

Ok, ho finito la mia personale maratona: 23 recensioni in tre giorni. Questo è il mio record personale e voi che avete letto il mio lavoro e siete arrivati alla fine potete vantarvi di avere letto queste 23 recensioni in quanto tempo ? Scrivetemi i vostri risultati,e badate bene che leggere capendo è più facile di scrivere pensando quindi pretendo tempi brevi ! Scxherzi a parte grazie per la costanza.

 

 

JAMES BOND WILL BE BACK

 

JAMES BOND OPERA OMNIA (1)

JAMES BOND OPERA OMNIA

A cura di Daniele Clementi

 

Bene, bene, visto che vi piacciono i miei “revival” beccatevi questo lungo dossier sul mondo di 007 (in onore di Scaramella !). Vi anticipo che sarà diviso in 3 parti perchè recensisco 23 film !

Ringrazio Marina Pianu per avermi ricordato alcuni dettagli televisivi su Honor Balckman.

 

 

CASINO’ ROYALE

 

di William H. Brown Jr (Usa 1954)

Questo non è un film bensì un cortomertraggio televisivo, comunque è stata la prima apparizione di James Bond dunque merita una citazione. Ho già recensito questo piccolo film quindi vi rimando alla mia recensione precedente per saperne di più cliccate qui

 

LICENZA DI UCCIDERE (Dr.No)

di Terence Young (G.B. 1962)

Il primo Bond cinematografico della storia, il ruolo del nostro super agente spetta al mitico Sean Connery, mentre la bond-girl è la straordinaria Ursula Andress (indimenticabile mentre raffiora dalle acque in costume e pugnale). Per la prima volta ascoltiamo il tema musicale di Monty Norman che diventerà con il tempo il simbolo stesso di James Bond. La sigla iniziale è curata da Roy Field e così anche la sequenza introduttiva che contraddistingue tutti i film di Bond prodotti dalla coppia Harry Saltzman ed Albert Broccoli ovvero 007 che spara nel centro della spirale invadendo lo schermo di rosso sangue, in questa prima versione Bond porta un cappello. La sigla iniziale è un gioco di luci e colori con pochi momenti filmati. Il capo dei servizi segreti si chiama “M” (si chiamerà sempre così anche se il capo cambierà faccia o sesso) e nei primi film è interpretato dal grande caratterista Bernard Lee, la segretaria del capo (eternamente innamorata di Bond) viene invece interpretata da Lois Maxwell (che manterrà il ruolo nei film ufficiali per 27 anni !). In questo primo film però non ci sono gadget veri e propri e tutto si concentra su indagine ed azione. Il cattivo si chiama Dr. No (Joseph Wiseman) e da il titolo originale al film nonchè al libro di Fleming. In questo primo capitolo scopriamo l’esistenza della Spectre: una misteriosa organizzazione criminale internazionale. Il nostro agente viene aiutato da un collega ameircano chiamato Felix Laiter (eterna spalla di James Bond) che nel primo film viene interpretato da Jack Lord. Le scene cult sono l’incontro fra Connery e la Andress, la vedova nera che cammina nascosta nel letto di Bond ed il ruolo “cameo” di John Carradine. John Barry contribuisce alla colonna sonora senza essere formalmente accreditato. Un filmetto carino ma senza pretese, apparentemente lontano dal poter creare un mito, il manifesto pubblicato si riferisce ad una riedizione del fim e questo spiega lo slogan “The first James Bond film !”.

Voto finale : 7 (sarebbe 6 ma è il primo Bond del Cinema … che diavolo !)

 

 

DALLA RUSSIA CON AMORE (From Russia with love)

di Terence Young (G.B. 1964)

La seconda avventura di Bond determina la nascita del mito, il primo film sarà ripagato solo dopo l’uscita del secondo. La canzone di Matt Munro diventerà un “cult evergreen”. La colonna sonora è tutta nella mani di John Barry. Tornano M e Moneypenny e torna anche la Spectre , che per la prima volta rivela in parte il suo leader ma possiamo solo vederlo in penombra mentre accarezza un gatto d’angora bianco, durante il suo discorso introduttivo cita la morte del Dr.No e la minaccia rappresentata da 007 e incarica una donna (Lotte Lenya) di eliminare Bond e portare a termine alcuni affarucci in Russia per la conquista del mondo, la Bond girl è l’attrice e fotomodella italiana Daniela Bianchi, la sigla iniziale cita alcune scene del primo film proiettate sul ventre di una danzatrice zingara … wow ! La scena cult: il finale semi posticcio sullo sfondo di Venezia rifatto poi da Spielberg per “Indiana Jones e l’ultima crociata”. In generale un buon film di spionaggio.

Voto finale : 7

 

 

MISSIONE GOLDFINGER

di Guy Hamilton (G.B. 1965)

Gert Frobe fa il laido e cattivo Goldfinger mentre Honor Balckman fa la lesbica guardia del corpo che viene sedotta da James Bond (Sigh !). Uno dei film più “cool” della serie ed anche uno dei più furbetti, tornano tutti i partner di Bond incluso Felix Leiter reso irriconoscibile dall’attore Cec Linder che non somiglia per niente al suo predecessore. L’esperto d’armi e responsabile dei famosi gadget è Desmond Llewelyn, il famoso “Q”, che manterrà la parte fino alla sua morte nel 1998. La canzone è interpretata da Shirley Bassey. Le scene cult sono tantissime: la donna dipinta di oro, la partita a golf con il cattivo, lo sgherro del cattivo chiamato Oddjob e armato solo di una bombetta con lama rotante, e la tortura con il laser che minaccia di tagliare Bond in due parti. Honor blackman era stata partner di Patrick Macnee nella serie tv “Avengers – Agenti speciali”. Uno dei film più imitati e presi in giro della serie, tra le varie parodie se ne ricordano due italiane: la prima con Walter Chiari che viene evirato in una copia della scena della tortura e si scopre “donna” (Sob !) e la seconda che è tutto un film : “Due mafiosi contro Goldginger” di Lucio Fulci con Franco e Ciccio.

Voto finale: 7 ( per questioni di “mitologia” ma anche Franco e Ciccio non erano mica male !)

 

 

THUNDERBALL – OPERAZIONE TUONO

di Terence Young (G.B. 1966)

Il primo film di Bond girato ad alto budget e con una campagna pubblicitaria internazionale, il nostro Adolfo Celi fa il cattivo mentre il capo della Spectre resta ancora invisibile mentre coccola il gatto. Torna tutto il gruppo classico di Bond e Felix cambia ancora faccia (Rik Van Nutter). Il film vanta una delle più complesse scene d’azione marine mai realizzate, una vera e propria battaglia fra sommozzatori, fra i gadget più incredibili Bond usa un propulsore della Nasa per svolazzare in giro. La canzone del film è interpretata addiritura da Tom Jones. John Barry scrive sempre le musiche. L’ultimo Bond di Terence Young.

Voto finale : 5 (l’agente segreto lascia il posto al super eroe e tutto diventa più inverosimile).

 

 

SI VIVE SOLO DUE VOLTE (You only live twice)

di Lewis Gilbert (G.B. 1967)

James Bond si sposta in Giappone, in una missione destinata a sfruttare tutto il fascino esotico del sol levante, tanta fantascienza e poca credibilità. Il tema portante è cantato da Nancy Sinatra e nel film doveva recitare anche Toshiro Mifune (che molla il set per seguire Kurosawa), James Bond sfoggia un elicottero tascabile vero (costava un milione di dollari). Finalmente conosciamo il volto del capo della Spectre, si chiama Ernest Stavro Blofed e in questo film viene interpretato da Donald Pleasence. il cattivo non muore e scappa per lasciare aperto il finale e promettere l’uscita di un seguito. Roald Dahl, l’autore di favole, scrive la sceneggiatura.

Voto finale : 5 (tutto troppo superficiale)

 

 

CASINO’ ROYALE

di Ken Hughes, John Huston, Joseph McGrath, Robert Parrish, Val Guest (G.B. 1967)

Charles Feldman produce una versione comica ed originale di James Bond, non appartiene alla serie regolare prodotta da Saltzman e Broccoli e pertanto il film è privo di tutti gli elementi tipici della serie (sigla e struttura narrativa). James Bond è interpretato da David Niven (Ian Fleming aveva chiesto lui per “Licenza di uccidere”), mentre il capo dei servizi segreti è John Houston (ma muore subito), torna Ursula Andress. Tra le scene cult la partita a “bakarà” tra Orson Welles e Peter Sellers e la rivelazione del cattivo interpretato da Woody Allen. Fra gli altri recitano anche: Deborah Kerr, William Holden e Barbara Bouchet che interpreta Miss Moneypenny.

Voto finale : 7 (per l’orignalità ed il coraggio)

 

AL SERVIZIO DI SUA MAESTA’ (On her Majesty’s secret service)

di Peter Hunt (G.B. 1969)

Il primo Bond appartenente alla serie Saltzman/Broccoli senza Sean Connery. Al suo posto un anonimo mascellone il cui unico merito era quello di essere stato campione di sci, George Lazenby sostituisce come può Connery, e lo fa anche dignitosamente, ma non basta per scalfire i cuori dei fans. Sarà il suo primo ed ultimo Bond. Al suo fianco nel ruolo di Teresa, l’unica donna che James Bond abbia mai sposato, recita la dinamica Diana Rigg magistrale protagonista femminile della serie tv “Avengers- Agenti Speciali” (Anni dopo Uma Thurman avrebbe interpretato il suo ruolo del film omonimo). Bond conosce il suo grande amore si ritrova come suocero un Boss della mafia (Gabriele Ferzetti). Il cattivo è semplicemente favoloso e viene interpretato da Telly Savalas (il grande Kojak !) che sostituisce Pleasance nella parte di Blofed. Anche questa volta il cattivo non muore e riesce ad uccidere la moglie di Bond dopo il matrimonio, il finale più drammatico di tutta la serie. In realtà se invece di Lanzeby ci fosse stato Connery questo sarebbe stato uno dei più grandi Bond della storia. Peter Hunt (che aveva montato tutti i Bond precedenti) dirige solo questo film di 007 ma lavorerà parecchio nel cinema bellico, al suo fianco comincia farsi le ossa al montaggio un certo John Glenn che ritroveremo in seguito. Fra le scene cult: James Bond in kilt, il matrimonio di 007 e la morte di Teresa.

Voto finale : 6 (una bella storia con qualche buco qua e la)

 

 

UNA CASCATA DI DIAMANTI (Diamonds are forever)

di Guy Hamilton (G.B. 1971)

Sean Connery torna ad indossare lo smoking ed il parrucchino per l’ultima volta sotto la produzione di Saltzman e Broccoli, tutti i membri classici della squadra ritornano. Il nostro eroe deve vedersela con il contrabbando di diamanti ed il gioco d’azzardo e naturalmente con il pericoloso Blofed questa volta interpretato da Charles Gray e la lotta non finirà nemmeno in questo film. La canzone di Shirley Bassey (la stessa voce di “Goldfinger”) è una delle più belle di tutta la serie, torna anche il regista di “Goldfinger” ma con un risultato assai inferiore. Le scene cult: la coppia di assassini gay e la scena in cui Bond viene imprigionato in una bara e diretto da un tappeto mobile verso il forno crematorio.

Voto finale : 5 (un filmino già visto)

 

END OF PART ONE

JAMES BOND WILL BE BACK

 

" Casinò Royale " (1954) di William H. Brown Jr

Molti credono che il primo James Bond della storia sia stato Sean Connery, si sbagliano.

Infatti quasi nessuno è al corrente che l’attore Barry Nelson interpretò il ruolo di James Bond 007 nel 1954, esattamente un anno dopo la pubblicazione del primo romanzo di Ian Fleming, e pochissimi sanno che la prima trasposizione di un libro di James Bond fu proprio " Casinò Royale " (primo libro della serie).

Sean Connery fu però (ed ecco spiegato l’errore comune) il primo James Bond 007 della storia del Cinema (girò il suo primo film nel 1962), perchè Nelson interpretò il suo " Casinò Royale " per la CBS.

Il ruolo del cattivo Le Chifre, il primo catttivo della storia di Bond, fù interpretato invece dal magistrale Peter Lore (un grande nome del cinema noir).

Si trattò di un cortometraggio di circa 58 minuti appartenente alla serie televisiva americana " Climax! " prodotta dalla CBS. La regia era di William H. Brown Jr, un professionista della tv americana che, sempre per la serie " Climax! ", realizzò un secondo cortometraggio tratto dal romanzo di Raymond Chandler "The long goodbye – Il lungo addio"; passando così da James Bond a Philip Marlowe (bisogna riconoscere a Brown che aveva gusto per la letteratura di genere). In seguito Brown avrebbe anche realizzato l’episodio pilota di una serie tv sul mago di Oz e la prima puntata dello " Shirley Temple Show ". L’adattamento televisivo del libro di Flemming fu invece realizzato dal grande Charles Bennett, il primo sceneggiatore di fiducia di Alfred Hitchcock, con cui esordì nel 1923. Ma Bennet nel 1949 scrisse anche " Cagliostro "che fu un film interpretato ed anche parzialmente diretto da Orson Welles. Al fianco di Bennet lavorò all’adattamento anche Anthony Ellis, sporadico sceneggiatore televisivo poco noto che scrisse cose di poco conto e qualche puntata di " Zorro ".

Barry Nelson, il primo James Bond della storia, non ebbe grande fortuna anche se lavorò tantissimo in tv e fu un prezioso caratterista.

Iniziò la sua carriera con la serie tv in bianco e nero del " Dr.Kildare ", poi girò due puntate di " Alfred Hitchcock presenta ", fece parte del cast di " Airport " e lavorò come " special guest " nelle serie tv: " Galactica "," Love Boat ", " Fantasilandia ", " Dallas ", " Magnum P.I." e " La signora in giallo ".

Infine Barry Nelson viene ricordato dai veri cinefili per avere recitato in " Shining " di Stanley Kubrick … e per essere stato il primo 007, naturalmente.

Peter Lore, primo cattivo, è certamente l’attore più importante presente in questo corto per la tv. Lore inizia la sua carriera in Germania nel 1929, e nel 1931 è il GRANDISSIMO interprete del capolavoro di Fritz Lang " M ".

Negli anni 30′ si trasferisce in Inghilterra dove diventerà un attore feticcio di Alfred Hitchcock (difficile non vedere lo zampino di Bennet nella scelta di Lore come antagonista di questo film tv), dal 1937 al 1939 girerà 8 film polizieschi con Norman Foster in cui interpreterà il ruolo di Mr.Moto un investigatore di origini cinesi. Infine negli anni 50′ si trasferirà negli Usa dove lavorerà a grandi film di Hollywood come " Il mistero del falco " e " Casablanca ".

Non so voi ma io trovo proprio interessante che il primo film di James Bond sia stato fatto nel 1954, scritto dallo sceneggiatore di Hitchcock e Welles, con un cattivo che viene da Fritz Lang e dallo stesso Hitchcock e con il protagonista che avrebbe in seguito lavorato con Stanley Kubrick. Curioso che non ne parli mai nessuno … non trovate ?

Articolo di Daniele Clementi.