" Death note 1 & 2 " di Kaneko Shusuke (Giappone 2006/07)
Recensione di Daniele Clementi
" Death note " prima di tutto è un manga (fumetto giapponese) di grande successo che ha generato un anime (cartone animato giapponese) di altrettanto successo, il passaggio al film live action era pertanto quasi inevitabile. Un ragazzo di Cira 14 anni riceve in dono da una divinità della morte un quaderno magico. Le persone il cui nome verrà scritto sul quaderno moriranno di collasso cardiaco 40 secondi dopo la stesura. Perchè la maledizione funzioni il nome deve corrispondere ad un volto conosciuto da chi lo scrive, la morte potrà variare a seconda del gusto dello scrittore assassino e a condizione che sia descritta dettagliatamente sul quaderno. Il giovane protagonista comincia così a condannare a morte tutti i criminali e gli assassini in libertà rilasciati con troppa leggerezza da una legge troppo tollerante con chi commette un crimine. Per poter firmare i suoi omicidi il ragazzo crea un alias con il quale raggiunge subito la celebrità prima attraverso internet poi tramite la televisione. Il fenomeno comincia a degenerare ed il misterioso giustiziere diventa presto un eroe, simbolo di una rivoluzione atta a ricostituire il sistema giuridico e politico giapponese. Il governo, minacciato dalla venuta dell’anarchia, sguinzaglia i suoi uomini migliori senza sapere che proprio il loro uomo chiave non è altro che il padre inconsapevole dell’assassino. Ben presto i tentativi della polizia si rivelano nulli ed il governo decide di ricorrere ad un’arma segreta un super investigatore chiamato "L". Per poter eliminare "L" il ragazzo deve consocere il suo vero volto ed il suo vero nome e non sa che dietro a questa sigla anonima si nasconde un suo coetaneo genio precoce.
Quello che sorprende di più del film sono gli effetti speciali che hanno permesso la realizzazione degli dei della morta (nel film ne compaiono due) molto realistici ed irresistibili sul piano dell’empatia. La storia sembra un prodotto perfetto delle nuove tendenze generazionali. Un ragazzo che uccide senza doversi sporcare le mani ed usa un alias per raggiungere senza correre rischi la celebrità sembra una naturale conseguenza delle nuove identità prodotte dalla tecnologia informatica. Una saga da vedere completa perchè il primo film è privo di un reale finale che troveremo solo nella seconda ed ultima puntata. Un film interessante anche se il manga originale di Tsugumi Ôba e Takeshi Obata era molto più profondo. La storia comunque non è ancora conclusa, restiamo in attesa di "L" il terzo capitolo della serie previsto per il 2008.
" The restless " di Kaneko Shusuke
Recensione di Daniele Clementi
Questo film è noto in Asia per essere il fantasy più costoso della storia del Cinema Sud Coreano. Gli effetti speciali non mancano infatti ne mancano scenografie sontuose ed emozionanti, la struttura è molto classica e narra di un nobile guerriero divenuto ronin dopo la rovina del suo esercito e la perdita della donna amata. Per mezzo di un sortilegio il guerriero si ritrova ina sorta inter-regno dei cieli, un purgatorio dove vanno le anime in attesa di giungere in paradiso o di reincarnarsi. In questo luogo spirituale il guerriero ritrova la sua amata (priva della memoria) ed il suo antico comandande ora corrotto dalle forze delle tenebre. In sostanza è l’eterna lotta fra il bene ed il male senza tanti complimenti, le scene di battaglia (molto belle) compensano i vuoti clamorosi di sceneggiatura ma siamo ben lontani da grandi film come "Hero" o "A touch of Zen".