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FEFF 08: “ The detective “ di Oxide Pang (Hong Kong 2007)

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  “ The detective “ di Oxide Pang (Hong Kong 2007) .

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Recensione di Daniele Clementi
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I fratelli Pang (Oxide e Danny) sono noti per le loro storie di fantasmi cantonesi, la grande affermazione è avventuta con “ The eye ” a cui sono seguiti due capitoli aggiuntivi e lo splendido ed imponente “ Re- Cycle “, recentemete la coppia vincente ha tentato anche la via di Hollywood con un adattamento americano della loro formula. Occasionalmente la coppia si divide e tenta un progetto in singolo che di solito si rivela essere una variazione sostanzaile dal loro genere di preferenza. Oxide Pang si cimenta infatti in questa detective story interamente ambientata nei bassifondi di Bangkok che nonostante la forte attinenza etnica alla cultura locale tradisce una struttura narrativa molto classica americana e giudicando la tipologia di personaggi e la linea del racconto si può anche parlare di riferimenti al mondo di Chandler. Un detective in rovina riceve l’incarico da un tizio confuso e disturbato, convinto di essere minacciato da una donna intenzionata ad ucciderlo. Comincia per il protagonista una gincana senza sosta fra cadaveri e risse alla ricerca di una ragazza misteriosamente scomparsa e di un nesso logico che possa unire tutti questi delitti e tutti gli strani persoanggi che il protagonista incontra. Il film è una detective story al 97% ma badate che , e va scritto con prudenza per non rovinare la visione, esiste un 3% di ghost story classica della scuola dei fratelli Pang, potrebbe sembrare minimale come commistione ma quella bassa percentuale determina la natura intrinseca del racconto e rivela un delizioso gioco di Pang con i suoi più accaniti fans. La qualità tecnica è fuori discussione così come le interpretazioni , sulla sceneggiatura si rileva qualche luogo comune di troppo e qualche banalità dettata dalla voglia di citare le detective story degli anni 50’. Nel suo totale è comunque un buonissimo film che si lascia vedere senza noia per 110 minuti. Oxide Pang non delude ma forse rischia un po meno del solito.

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