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VENEZIA 2008: " Guilala no Gyakushu / Summit kiki ippatsu – Monster x strikes back: attack the G8 summit

MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA 2008

(c) Biennale di Venezia

 

" Guilala no Gyakushu / Summit kiki ippatsu – Monster x strikes back: attack the G8 summit – Guilala minaccia il Summit dei G8 ! " di Minoru Kawasaki (2008)

Recensione di Daniele Clementi

 

 

Minoru Kawasaki si era fatto conoscere in Giappone ed all’estero per il piccolo gioiello demenziale " Ika Wrestler " dove il mondo del wrestling giapponese veniva sconvolto da un misterioso guerriero mascherato travestito da calamaro. In quel film, campione di incassi in molti paesi orientali, Kawasaki aveva già utilizzato la tradizionale tecnica del costume di gomma per il personaggio chiave del film, per interderci quella tecnica che contradistingue tutti i classici film di Gozzilla e dei suoi epigoni (Gamera in prima fila). Per il regista Kawasaki l’uso del costume in gomma e dell’ambiente in modellini usato nei classici monster movie giapponesi è una tradizione della cultura moderna giapponese da onorare e preservare tanto quanto il teatro No o il Kabuki.

I grandi del G8 si riuniscono in Giappone per discutere sulle violazioni dei protocolli di Kyoto, Il presidente giapponese è colto da colite spastica, il premier italiano difende i valori della pizza, il sovietico afferma che il buco nell’ozono sta garantendo un clima più temperato in Russia e ben presto i politici cominciano a battibeccare come bambini mentre il premier francese seduce la traduttrice giapponese. Questo teatrino degno del vecchio "Bagaglino" della tv italiana viene interrotto dalla caduta in Giappone di una vecchia sonda cinese che porta con se una creatura aliena gigante determinata a distruggere il Giappone: Guilala minaccia i grandi del G8 !

A rotazione tutti i grandi leader politici tentano invano di trovare a modo loro e secondo i loro mezzi una soluzione per distruggere la creatura, il presidente giapponese viene sostituito , causa colite, dal suo predecessore che si rivelerà essere un dittatore nordcoreano mascherato da Koizumi e determinato a sfruttare l’occasione dell’invasione di Guilala per distruggere il mondo con un’olocausto atomico. Mentre i politici sono impegnati su loro stessi, una giovane giornalista trova la soluzione per salvare l’umanità in un antichissimo tempio perso nella campagna del Giappone, vi è infatti una leggenda che narra di una divinità dei laghi che rinascerà per uccidere un mostro venuto dalle stelle, unica stranezza l’idolo ha il corpo di un guerriero induista ma il visto di Takeshi Kitano !!!

Sarà proprio Kitano trasfigurato in divinità gigante a sconfiggere Guilala dopo essersi preso però  una bomba termonucleare nordcoreana nel didietro… per salvare tutti noi.

Un film demenziale girato con l’antica tecnica dei monster movie giapponesi, che cita tutti i suoi precursori e non manca di scherzare sulla politica e sui suoi luoghi comuni. Nulla di troppo magistrale e che non si creda che qui si fa della satira politica perchè il tutto è troppo ridotto ai minimi termini,però è un film godibile nonchè un prezioso omaggio ai classici trashmovie di Gozzilla degli anni 70′ un opera di nicchia in occidente ma un blockbuster per il mercato Giapponese, onesto nella sua consapevolezza di essere una scemenza divertente e di questi tempi ,in cui tanti al Cinema fingono di essere più di ciò che sono, non è poco.