Solo dalla mente di un grande genio come Hayao Miyazaki poteva scaturire un film d’animazionme così raffinato e colto, il Kurosawa del cinema d’animazione rende omaggio all’ingegnere aereonautico giapponese Jirō Horikoshi passando perfino per l’italianissimo e geniale Conte Caproni. Un film che privilegia la storia, la poesia e la finezza del racconto visivo all’esibizione dell’alta tecnologia con cui è realizzato e che si distacca dal resto della filmografia di Miyazaki per la profonda maturità artistica e per l’incredibile realismo con cui vengono risolti psicologicamente i personaggi. Un film perfetto per adulti o piccini che potrebbe trovare un degno spazio anche nelle attività cinematografiche delle scuole italiane. Resta solo il dubbio in merito all’interesse che il grande pubblico potrebbe rivolgere ad una storia così lontana dai canoni moderni e così tradizionale per la cultura giapponese.
Daniele Clementi