Si chiama Donna Noble ed è la nuova compagna di viaggio del Dottor Who, almeno per quello che concerne la quarta stagione. Una eterna precaria del sistema economico inglese cheha viaggiatonello spazio e nel tempo per 15 puntatate con l’eroe di fantascienza più longevo dell’Europa. Anche questa volta la mente creativa di Russel T. Davis concepisce un nuovo personaggio egualmente stimolante ed originale per il nuovo ciclo di avventure del Dr. Who, ciò nonstante la quarta serie si rivela tanto dinamica e spettacolare quando ripetitiva e superficiale nei contenuti, complice forse la necessità di esportare negli Usa il prodotto.
La quarta serie del Dr. Who non delude sulla qualità tecnica ma su quella artistica con storie meno avvincenti e meno europee, inevitabilmente più integrate nell’ordine dei prodotti di Hollywood contro i quali punta di competere
.Restano degni di segnalazione alcuni episodi come "Voyages of damned", rielaborazione in chiave stellare della tragedia del Titanic con la cantante Kylie Minogue come partner di David Tennant, la puntata "The fires of Pompeii" che si avvale di una ricostruzione scenograficasorprendente e la curiosa "The Unicorn and the Wasp" in cui il Dr. Who incontra la famosa scrittrice Agatha Christie e risolve (in chiave fantascientifica ovviamente) il mistero insoluto della sua scomparsa per alcune settimane dopo il divorzio che nemmeno la polizia inglese riuscì mai a spiegare.Le ultime puntate della serie poi sono una vera e propria riunione di famiglia dove il protagonista viene chiamato ad interagire con moltissimi personaggi di supporto delle serie precedenti tutti convocati per salvare la terra da una temibile minaccia aliena. Per il resto la quarta stagione gira su sè stessa e sul suo protagonista con meno metafore politiche e più giochi autoreferenziali , inclusa la clonazione del Dottore e perfino la creazione con ingegneria genetica di una figlia (ma se amate il serial sarebbe imperdonabile da parte mia svelarvi di più), unico elemento chiaramente riferito al sociale è la precaria Donna Noble che arricchisce ogni puntata di battute riferite all’economia e alla politica britannica ed europea (ma rispetto alle stagioni precedenti è pochino). David Tennant è attualmente impegnatoin una brillante edizione di "Hamlet" con la Royal Shakespeare Company che lo ha obbligato a rinunciare alla serie tv in questione e che ha convinto i dirigenti della BBC di produrre in sostituzione di una quinta stagione una serie di film tv di cui parleremo molto presto.
Daniele Clementi
Dodes'ka-den 