“ Going by the book “ di RaHee-Chang (Corea del Sud 2008)
.
Recensione di Daniele Clementi
.
La Corea del Sud non smetterà mai di stupire per la semplicità e l’originalità dei suoi autori. Questo film relativamente costoso e molto divertente potrebbe anche vincere il premio del pubblico al far Easti Film festival 2008.
Le prime scene evocano due classici del cinema: l’italiano “Il vigile” e l’americano “Electric Glide”, ed il personaggio non è altro che una naturale evoluzione di quelli presentati nei due film citati. Un poliziotto di un piccolo pase molto ligio alla sua dvisa ed al dovere multa il proprio capo il giorno del suo insediamento, il superiore si vendicherà obbligandolo a vestire i panni di un rapinatore in un esercitazione cittadina. Il problema è che il nostro ligio protagonista sarà così bravo nel suo ruolo da mettere in serissima difficoltà il suo capo e persino gli infallibili “swat” sud coreani. Il film si concentra quasi tutto all’interno della banca in cui si sta tenendo la simulazione di rapina,il regista sfrutta il climax tradizionale del poliziesco integrandolo con la carica ironica che deriva dalla simulazione e realizza una commedia divertente e raffinata giocando solo sugli equivoci ed i clicchè del genere. Una storia semplice ma perfetta, un idea ben realizzata che si lascia guardare piacevolmente per 102 minuti senza provocare mai l’assopimento dello spettatore e di questi tempi è un pregio di pochi.
.
Dodes'ka-den 