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Le pillole di Crazy Tiger:

Cari lettori, con sommo piacere do il benvenuto ad un/una recensionista mascherato/a.

Arriva Crazy Tiger, buona lettura con le recensioni in pillole !

" Arch angels " di Oda Issei

Il film è ispirato a un popolare manga giapponese ambientato in un surreale collegio cattolico; il regista si è affidato molto agli effetti speciali per rendere evidente questa situazione (surreale per il mondo asiatico meno per quello europeo) addirittuta trascurando l’ aspetto estetico rendendo gli effetti molto grezzi. Nel film c’ è l’intento di criticare un sistema scolastico superato e la Chiesa che dietro la sua facciata talvolta nasconde criminali. Dal collegio infatti scompaiono delle ragazze, la mano è proprio quella di libidinosi insegnanti, una suora e un prete che parlano un italiano strampalato.

" Mio fratello è figlio unico " di Daniele Lucchetti

un film divertente, ma non per questo leggero. la storia è ambientata negli anni sessenta e gioca sui rapporti di una famiglia che vive in una faticente casa popolare; proprio in questa famiglia possiamo riconoscere le maggiori tensioni sociali dell’ epoca, i contradittori rapporti tra fratelli nell’ età più vivace, spregiudicata e strafottente: l’ adolescenza. un film con una caratteristica ambiziosa: rappresentare in una micro- società (la famiglia) la macro- società, operazione eseguita magistralmente, senza tralasciare particolari della complessa problematicità dell’ Italia negli anni del boom economico.

" The good shepherd " di Robert De Niro

Primo di una trilogia dedicata a un tema molto caro a De Niro, la Cia. La metamorfosi di quest’agenzia dalle sue origini, all’alba della prima guerra mondiale, sino al 1961, con il fallimento della Baia dei Porci. I due film che seguiranno questo, dedicati allo stesso argomento saranno ambientati tra il 1961 e il 1989, con la Caduto del Muro, il secondo; l’altro dall’89 ai nostri giorni.
Lo spettatore è chiamato a prestare molta attenzione ai dialoghi e a colmare le lacune storiche che inevitabilmente compaiono dato il lungo cammino temporale che si riassume nelle quasi tre ore di film. De Niro e Eric Roth, lo sceneggiatore del film, ci raccontano la Cia attraverso la vita di un agente, Edward Wilson (Matt Damon) che sacrifica la propria esistenza per essere un buon servitore della Patria. Wilson perde tutto: le amicizie, l’ amore, la famiglia e la passione per la poesia in cambio riceve una vita costruita sul sospetto, il segreto e la paura. La suspense del film non è data da scene di azione perché non sono presenti, viene creata attraverso continui flashback. il film, nonostante il cast d’ eccezione, non convince completamente per via della sua inopportuna trascendenza politica, per una classica costruzione e il ricorso scontato ai flashback per alzare ritmo ed attenzione.