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TORINO 2007: " An Seh – Quei tre " di Naghi Nemati (2007)

TORINO FILM FESTIVAL 2007

(c) Torino Film Festival

TORINO 2007: ” An Seh – Quei tre ” di Naghi Nemati (2007)

Recensione di Daniele Clementi

Tre soldati senza nome, nudi e anonimi si immergono in una calda vasca termale, intorno a loro c’è solo il vapore, bianco, accecante come una gomma che cancella le distanze, le forme e i panorami. Sono arruolati da poco e non vogliono fare la guerra, hanno paura e non hanno ne desideri di gloria ne spirito di sarificio, nella loro nudità di fronte al bianco vapore sono uomini come tanti, forse tutti, con le loro paure e loro piccole meschinità (da cui nessuno di noi può sfuggire). Il vapore bianco diventa nebbia, vento e neve, un bianco gelido che come il caldo vapore di pochi minuti prima annulla le proporzioni, le prospettive e le forme. Tre uomini camminano con i loro commilitoni per la prima linea di una guerra, una delle tante, a gestirli c’è solo un sergente che con il solo autoritarismo cerca di tenere le fila. Tre uomini senza nome decidono di scappare dal loro sergente, dal loro esercito e dalla guerra che non è proprio loro e che non vogliono fare. Infine tre uomini vagano nel bianco, soli ed infreddoliti incontrano un contrabbandiere che porta dalla russia cappotti e cappelli accompagnato da un esercito di bambini, una donna incinta abbandonata nel nulla e trovano un telefono in un villaggio di fango disabitato con cui chiamare i loro cari, chi parla con la madre e chi ascolta la voce dell’amata senza dire una parola. Non giungeranno da nessuna parte si perderanno nel nulla addormentati in un letto di gelida neve mentre la donna ormai sola metterà al mondo il bambino che “nascondeva” nel suo grembo. Un film fatto di silenzi e di gelida paura della morte, un fim sul terrore della guerra e sulla disperazione di gente semplice che si perde nel vuoto di una libertà che non sa gestire. Girato interamente sulle montagne iraniane con una camera digitale e tanta dolcezza estetica, il film di Naghi Nemati è uno splendido ritratto delle debolezze umane, un viaggio interiore descritto come un quadro minimalista e ricco di metafore e richiami nascoti alla politica iraniana di oggi, nella speranza di impedire una guerra di domani.

CREDITI

 
Regia: Naghi Nemati.
Sceneggiatura: Naghi Nemati.
Uscita ufficiale nel paese d’origine: giorno e mese sconosciuti del 2007 (IRAN)
-Interpreti principali –
Yousef Yazdani
Dariush Ghazbani
Esmail Movahedi
Produttore: Mohammad-Reza Sharafoddin.
Colonna sonora originale: Ali Rast-Goftar.
Direttore della fotografia: Hooman Behmanesh.
Montaggio:
Naghi Nemati e Majid Mostafavi.
Durata: 80 minuti.

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