Archivi categoria: The zero theorem

“The zero theorem” di Terry Gilliam (Venezia 2013)

In un futuro prossimo venturo il genio informatico Qohen Leth vive in una chiesa cattolica abbandonata in attesa di una chiamata telefonica che possa rivelargli lo scopo della sua esistenza. Un mondo di colori fosforescenti e brillanti, di erotismo e repressione del pensiero libero dove le persone partecipano a pubbliche feste senza staccare lo sguardo dal loro ipod. Un mondo in cui esistono infinite religioni consolatorie e dove tutto è frutto della genialità dell’ingegneria informatica. Qohen Leth viene costretto dalla massima autorità dell’azienda stato per cui lavora ad affrontare il teorema più difficile al mondo, un teorema che fornisce solo risultati parziali, che vive di vita propria e che sfugge a qualsiasi incastonamento logico. Ma per Qohen Leth tutto ciò è solo una parte dell’immenso caleidoscopio di ossessioni, paure e desideri che reprime costretto ad una vita monastica che rifugge il piacere e l’emotività. Qohen Leth dovrà affrontare il buco nero perfetto che esiste nella sua fantasia e pulsa dentro di lui, l’oblio scientifico che un giorno divorerà lo stesso caos che ha dato inizio alla vita. Terry Gilliam crea una favola cyberpunk, sentimentale, filosofica e poetica che non vuole e non può rinchiusa nelle griglie convenzionali di valutazione del cinema di genere e che inevitabilmente ricorda due capolavori precedenti dello stesso regista: BRAZIL e L’ESERCITO DELLE 12 SCIMMIE. Christoph Waltz nella parte del protagonista è semplicemente meraviglioso.