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" The black dahlia " di Brian De Palma (2006)

" The black dahlia " di Brian De Palma

Recensione di Daniele Clementi

Prima di recensire il film di Brian De Palma "The black dahlia" fatemi sputare un pò di veleno su quello che sta succedendo nelle sale italiane ultimamente.

Purtroppo il film di De Palma non me lo sono potuto godere a Venezia per troppi impegni, e poi mi ero illuso di potermelo gustare in seguito nei cinema italiani. Ho commesso un errore quasi "mortale". Per una coincidenza di orari sono andato a vedere il film alla Fiumara di Genova Sampierdarena, nel dettaglio alla sala 3, alle ore 16.30. Sono così meticoloso perchè voglio farvi una segnalazione in mertio, a soli 8 giorni dalla sua uscita la copia 35 mm. del film era già in pessime condizioni. Ma cosa ci fanno alle copie i proiezionisti della Fiumara ? Le torturano ? Una specie di "Hostel" delle pellicole ? Scherzi a parte la copia era pessima, andate a vedere questo film dove volete ma evitate la sala 3 della Fiumara ! Come se non fosse sufficiente ci si sono messi anche alcuni spettatori, uno ha deciso di parlare dei fatti suoi al cellulare mentre altri due con il cellulare ci giocavano (chi mandava messaggi, chi fotografava lo schermo), e naturalmente avevano quei bei cellulari a colori dagli schermi che da soli illuminano meglio di una torcia tascabile. Insomma tanto per farla breve sembra che il Cinema stia diventando il posto peggiore dove godersi un film.

Detto questo , vengo al film:

Io non ho letto il romanzo di James Ellroy (da cui è tratto il film) ma a giudicare dalla sceneggiatura lo farò, perchè l’adattamento cinematografico di Josh Friedman mi ha colpito solo per la moltitudine di splendidi spunti che non è stato capace di sviluppare o di rendere interessanti, quindi tutte queste belle cose mancate devono essere presenti nello screenplay del film solo per merito del libro di Ellroy ! Forse non ci si doveva aspettare niente di diverso da uno che aveva iniziato con il soggetto di "REAZIONE A CATENA" (parlo del filmetto di Hollywood con Keanu Reevese e Morgan Freeman, da non confondere con la chicca di Mario Bava), e che dopo più di 10 anni di assenza era ricomparso a sorpresa come sceneggiatore della "GUERRA DEI MONDI" di Spielberg per finire come produttore e sceneggiatore di una serie tv basata su "TERMINATOR" di James Cameron. Insomma ,scusate se insisto, ma è un nome strano quello di Friedman: scrive il soggetto di un film-fiasco, poi 10 anni dopo lo rimette in gioco Spielberg per riscrivere Welles, ed infine dopo aver riscritto Ellroy per De Palma finisce a fare la serie tv di "TERMINATOR" , che vanta la paternità di un re mida di Hollywood quale James "Titanic" Cameron. 

Comunque a parte la prestazione confusa e disarmonica di questo sceneggiatore nato con la camicia, il film si regge su una sola cosa sublime : LA REGIA DI BRIAN DE PALMA.

Questa è la sola cosa per cui si deve vedere il film, la sola cosa per cui si possono sopportare i dementi al telefonino o i proiettori trita pellicole, perchè Brian De Palma vale qualsiasi stress. De Palma gioca con la macchina da presa, si concede virtuosismi che solo un cinefilo innamorato di cinema poliziesco "classico" americano potrà capire ed apprezzare. In alcuni momenti cita Hitchcock ,ma si sà che è da sempre il suo maestro, ed in altri si concede di giocare con i suoi stessi film parafrasando alcune scene degli "INTOCCABILI" e "SCARFACE". Ma più di ogni altra cosa muove la macchina da presa come quasi nessun altro sà più (o vuole più)  fare in America. Insomma a conti fatti  "scrive" con i suoi movimenti di camera e le sue inquadrature un libro che uno scrittore non potrebbe mai ridurre in parole. Non mancano i riferimenti al cinema muto ed all’arte visiva, come la citazione del capolavoro di Paul Leni "L’UOMO CHE RIDE" (ma questo è più merito di Ellroy) o alcune inquadrature che rimandano esplicitamente alle opere di Edward Hopper. Insomma De Palma ci dimostra che il Cinema può funzionare  per merito di un grande regista nonostante una sceneggiatura scadente, forse non si raggiunge la perfezione ma la spesa del biglietto (in questo caso 7,30 euro !) sarà  giustificata.

CREDITI
Regia: Brian De Palma
Sceneggiatura: Josh Friedman e James Ellroy (tratto dal suo romanzo omonimo)
Uscita ufficiale nel paese d’origine: 15 Settembre 2006 (USA), anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia (30 agosto 2006)
 – Interpreti principali –
Josh Hartnett : Dwight ‘Bucky’ Bleichert
Scarlett Johansson : Kay Lake
Aaron Eckhart : Lee Blanchard
Hilary Swank : Madeleine Linscott
Produttori: Rudy Cohen, Boaz Davidson, Rolf Deyhle, Moshe Diamant, Danny Dimbort, Michael P. Flannigan, Samuel Hadida, Victor Hadida, James B. Harris, Manfred D. Heid, Henrik Huydts, Jochen Kamlah, John J. Kelly, Jordan Kessler, Gerd Koechlin, Josef Lautenschlager, Avi Lerner, Art Linson, Trevor Short, Andreas Thiesmeyer e John Thompson.
Colonna sonora originale: Mark Isham
Direttore della fotografia: Vilmos Zsigmond
Montaggio: Bill Pankow