Archivi categoria: The homesman

“The homesman” di Tommy Lee Jones, Usa (Cannes 2014)

106160

Tommy Lee Jones mette in scena un western atipico, duro e realista, siamo lontani dai film “Gli spietati” di Clint Eastwood oppure “Il grinta” dei Cohen anche che se questo film ne condivide la visione crepuscolare. Contrariamente a qualsiasi aspettativa il film di Jones è un tributo al mondo femminile del Far West, ma non alle donne idealizzate o alle damigelle da salvare del cinema canonico americano, bensì alle vere donne di un epoca in cui nascere femmina era la prima croce da portare, le protagoniste femminili del film, tutte favolose, sono ciascuna a modo suo una vittima della società, impazziscono perchè vivono di stenti e mostruosi sacrifici a causa delle scelte sbagliate dei loro uomini, violentate, picchiate, abbandonate se vittime e dimenticate come un capo di bestiame diventato inutile, le donne del film di Lee Jones trovano consolazione solo nella follia o nella morte e gli uomini che le accompagnano sono incapaci di assumersi qualsiasi responsabilità o di prendersi cura di loro. Una donna quarantenne sola e senza marito si assume la responsabilità di prendere le mogli impazzite di tre contadini e portarle in un viaggio di cinque settimane fino ad una casa di accoglienza di un pastore, si assume le responsabilità che gli uomini del paese non si vogliono assumere e durante il viaggio troverà un delinquente destinato al cappio come unico uomo disposto ad aiutarla. Il viaggio della piccola carrozza, che talvolta evoca la carovana dei perdenti di “ombre rosse” sarà l’opportunità per descrivere un mondo freddo e ostile dove essere donna vuol dire essere vittima di quasi ogni cosa e dove il genere maschile quando non è predatore è comunque indifferente o solo parzialmente coinvolto. Tommy Lee Jones non manca nemmeno di regalarci alcune belle riflessioni sulla fondazione degli Stati Uniti e sui suoi lati oscuri. Questo film è un western di qualità.