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" The silent flute – Circle of iron – Messaggi da forze sconosciute " di Richard Moore (1979)

 
" Flea Market "
Film rari e dimenticati
A cura di Daniele Clementi
 

" The silent flute – Circle of iron – Messaggi da forze sconosciute " di Richard Moore (1979)

 
 
 

Così come per " Knightriders " di George A. Romero anche questo film è un caso più unico che raro e poco importa che sia pieno di difetti di sceneggiatura e qualche pasticcio in fase di montaggio, si tratta pur sempre di un "pezzo unico", una di quelle cose che si possono giusto trovare in un caro vecchio "mercatino delle pulci".
Prima di tutto è bene precisare che il titolo italiano del film "Messaggi da forze sconosciute" non ha nessuna attinenza con la trama, fu scelto probabilmente per questioni di mera suggestione commerciale. La storia dei due titoli inglesi è diversa invece, il film è tratto da un soggetto scritto da Bruce Lee e dal suo studente di arti marziali James Coburn (l’attore cinematografico) alla fine degli anni 60′, quando Lee viveva ancora in America e prima che diventasse famoso per i suoi film di arti marziali girati ad Hong Kong. La storia avrebbe dovuto mostrare un saggio guerriero orientale non vedente ma di incredibile talento ,che usa il flauto come unica arma di difesa ed offesa, un flauto che dunque non suona mai (da qui il titolo del soggetto "The silent flute"). James Coburn avrebbe dovuto interpretare il ruolo di un guerriero in cerca di una grande maestro di arti marziali custode del più prezioso libro che sia mai stato scritto. Il film non si fece mai e Bruce Lee non guadagnò nemmeno un centesimo dai diritti della storia che venne parzialmente usata per creare il personaggio protagonista del serial "Kung Fu" interpretato da David Carradine. Dopo la morte di Bruce Lee questo soggetto divenne preziosissimo (manco a dirlo) e gli americani senza dare nuovamente un centesimo alla famiglia di Lee lo riutilizzarono per realizzare un lungometraggio dal titolo "Circle of iron", solo dopo una causa legale riconobbero la paternità non accreditata di Bruce Lee e per fare ammenda fecero nuovamente circolare il film con il titolo "The silent flute". Il ruolo che avrebbe dovuto impersonare Bruce Lee andò a David Carradine (oltre al danno anche la beffa, visto che aveva già rubato la parte a Lee per "Kung Fu") mentre la parte di James Coburn andò allo sconosciuto Jeff Cooper. Nonostante la triste storia legale che riguarda il film la trama merita una segnalazione. Il film parte come un classico film di arti marziali di serie b, infarcito di scenografie scadenti ed abiti raffazzonati e senza alcuna attinenza storica, ma rivela ben presto una sua natura spirituale (merito del soggetto originale di Bruce Lee) che lascia stupiti, non si potrà mai parlare di un capolavoro poichè i limiti del film sono evidentissimi ma alcune idee di fondo sono davvero originali. Cord parte per un viaggio inziatico alla ricerca di un potente guerriero che custodisce un grande tesoro, un libro dal contenuto segreto. Durante il suo viaggio Cord sarà costretto a superare delle prove ed affrontare dei pericolosi guerrieri :un uomo scimmia che simboleggia la bestialità degli esseri umani, un saggio guerriero cieco che suona un flauto (nella versione definitiva il flauto non è più silenzioso … sigh!), un uomo pantera che simboleggia la paura della morte ed uno strano individuo che vive immerso nell’olio in attesa che lo stesso liquido lo privi dei propri attributi sessuali e lo liberi dalle tentazioni della carne. Cord violerà il suo giuramento di castità con una bella concubina che il marito deciderà di uccidere dopo averla donata al guerriero (costringendolo a scoprire l’amore e l’odio). Cord troverà il marito assassino ma non lo ucciderà giudicandolo l’ultima prova da superare prima dell’incontro con il suo più grande rivale (un carismatico Christopher Lee) che si rivelerà un pacifico monaco in possesso di un libro fatto di specchi. Appreso che l’unica ricompensa del suo viaggio è la scoperta di se Cord tornerà dal suo amico flautista ed insieme danzeranno al suono di un flauto (che all’origine era silenzioso … doppio sigh!). Un film unico non per la sua bellezza ma per la storia che lo riguarda e per la sua reperibilità ormai ridotta allo zero. Una chicca da mercatino delle pulci per pochi curiosi e profondamente cinefili. Quentin tarantino ha reso omaggio al film in una sequenza di "Kill Bill vol. 2" dove David Carradine racconta ad a Uma Thurman davanti ad un fuoco una favola molto simile alla trama di questo lungometraggio uno dei tanti omaggi nascosti nel film alla memoria di Bruce Lee).
Nelle foto qui di seguito potete vedere un fotogramma del film e subito sotto un fotogramma di "Kill Bill Vol.2" di Quentin Tarantino.
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CREDITI
 

Regia: Richard Moore.
Sceneggiatura: Stirling Silliphant e Stanley Mann.
Tratto da un storia originale di Bruce Lee, James Coburn e Stirling Silliphant
Uscita ufficiale nel paese d’origine: 19 gennaio 1979 (USA)
-Interpreti principali –
David Carradine : Il viandante cieco, l’uomo scimmia, la morte e Changsha.
Jeff Cooper : Cord
Christopher Lee : Zetan
Roddy McDowall : l’uomo vestito di bianco
Eli Wallach : l’uomo nell’olio
Produttore: Sandy Howard e Paul Maslansky.
Colonna sonora originale: Bruce Smeaton.
Direttore della fotografia: Ronnie Taylor.
Montaggio: Ernest Walter.
Durata: 102 minuti.

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" Knightriders " di George A. Romero (1981)

 
" Flea Market "
Film rari e dimenticati
A cura di Daniele Clementi
 

" Knightriders " di George A. Romero (1981)

 
 
 

Questo film è un caso più unico che raro e poco importa che sia pieno di difetti di sceneggiatura e qualche pasticcio in fase di montaggio, si tratta pur sempre di un "pezzo unico", una di quelle cose che si possono giusto trovare in un caro vecchio "mercatino delle pulci".
Girato nel 1981 da George Romero poco dopo le glorie di " Dawn of the dead – Zombi " (1978) con mezzi dignitosi ed una schiera di amici e collaboratori, questo film è un curiosissimo tentativo di unire due generi lontanissimi fra di loro: il cinema di cappa e spada medievale ed il roadmovie con motociclette.
La storia è quella di Bill, motociclista provetto che decide di indossare l’armatura di cavaliere e viaggiare per l’america sfidando in singolar tenzone altri motociclisti, diventa il re di una comunità ed intorno a lui si creano nuove generazioni di motociclisti cavalieri con cui costruisce uno strano carrozzone di moderni nomadi che si esibiscono in giro per l’America. Al suo fianco una dolce regina ed un medico musicista di colore (Merlino) che cura le ossa dopo i duelli e l’anima dopo le delusioni e che se ne va in giro con il corpo tatuato di farfalle. Sulla scena compare anche un cavaliere nero che tenta di ottenere la corona di re e che alla fine non si rivelerà nemmeno tanto cattivo. Volendo si potrebbero trovare metafore ed analogie con le comunità hippie o con le bande di motociclisti che girano per il mondo ma translare la storia resta difficoltoso. Una sorta di incrocio fra "Easy rider" ed "Excalibur" che merita una visione sia per la sua unicità che per la sua difficoltà di reperimento, il film non è mai stato pubblicato in video e manca da decenni in televisione. Non si tratta certo di una pietra miliare nella carriera di Romero ma è senz’altro un titolo da intenditori. Fra i tanti attori coinvolti meritano di essere citati Ed Harris per la parte del saggio ma un fanatico re Bill, Tom Savini (il genio degli effetti speciali) nella parte del cavaliere nero, il bravo Ken Foree, protagonista del precedente " Dawn of the dead – Zombi " (1978) e Stephen King in una particina cameo di cui riportiamoa anche una foto alla fine del post.
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CREDITI
 

Regia: George A. Romero.
Sceneggiatura: George A. Romero.
Uscita ufficiale nel paese d’origine: 10 aprile 1981 (USA)
-Interpreti principali –
Ed Harris : Billy
Gary Lahti : Alan
Tom Savini : Morgan
Amy Ingersoll : Linet
Patricia Tallman : Julie
Christine Forrest : Angie
Warner Shook : Pippin
Brother Blue : Merlin
Produttore: Richard P. Rubinstein.
Colonna sonora originale: Donald Rubinstein.
Direttore della fotografia: Michael Gornick.
Montaggio: Pasquale Buba e George A. Romero.
Durata: 102 minuti.
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