TORINO FILM FESTIVAL 2007
TORINO 2007: ” Celluloid #1 ” di Steve Staso (2007)
Recensione di Livia Romano
Un film, o meglio un “metafilm”, che ricalca con sfumature grottesche e spesso ironiche, l’atmosfera underground della Factory con numerosi rimandi oltre che a Andy Warhol, anche al genio di Fassbinder e alla mitica Piper Laurie.
La protagonista di questa opera d’arte concettuale e sperimentale è Caprice Goeffries( Julie Atlas Muz),tipica starlette hollywoodiana che conduce una vita dissoluta tra alcool, droga, incontri con la stampa e partecipazione a mediocri progetti commerciali. L’attrice diventa una vittima volontaria di Clayton Beaubien (steve ), un cinesta che, dopo il suo primo lungometraggio Delusion #1, vorrebbe riemergere con un’opera basata sulla teoria della “celebrità da rotocalco”.
Prende così forma un gioco di incastri e grovigli tra generi diversi: si va dal talk show alle scazzottate da B-movies,(troppo trash!!) , dal rullo in bianco e nero a quello a colori, dai balletti dei “Delusion dancer” in stile “happening” a sketches di pura avanguardia a basso costo.
Un film che ha la pretesa di essere un tributo ai grandi padri del cinema indipendente,svuotandolo dall’interno ed emulandone a pieno la struttura, stravolgendola però con tocchi lynchiani e una colonna sonora che spazia dal punkrock alle ricerche sperimentali.Come afferma il regista “un film sulla celluloide e sulla capacità aggressiva che il cinema possiede..un film che illustra la nostra evidnete dipendenza verso l’odierna cultura della celebrità debole, che ormai fa parte di noi come un chewingum sotto le scarpe”.
UNA PELLICOLA TROPPO PUNK!!
CREDITI
Montaggio: «The Glimmer Twins»
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