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Venezia 2009: "The man who stare at goats – L'uomo che fissava le capre" di Grant Heslov (Usa 2009)

George Lucas sarà contento di sapere che il mondo ha sempre avuto bisogno e sempre ne avrà di cavalieri Jedi, questa è forse la morale finale della favola del divertentissimo fim di Grant Heslov tratto dall'altrettanto divertente libro di Jon Ross. La storia di un giornalista che si auto invia in Iraq in cerca di esclusive dopo una tremenda crisi matrimoniale ed incontra un personaggio irrazionale ed unico interpretato da un bravissimo George Clooney che lo catapulterà nella pura follia della guerra ma anche della pace, in un continuo e divertentissimo viaggio fra il passato dell'America che perse in Vietnam e di quella che non vuole perdere (pur perdendo l'umanità) in Iraq.

Ma prima di andare avanti è bene riassumere in breve la strepitosa lista di nomi importanti che compongono il cast di una vera sorpresa cinematografica americana. Il romanzo è scritto da un talentuoso autore e regista televisivo americano che ha lasciato nelle mani del soprendente Grant Heslov la regia. In verità il signor Heslov è più noto per la sua carriera di attore caratterista (64 lavori ad oggi) al cinema ed in televisione che per la sua carriera come autore, eppure Heslov si è fatto apprezzare per il progetto televisivo "Unscripted" della HBO e per aver firmato la sceneggiatura del film di George Clooney (in quel caso regista)  "Good night and good luck". Qui Heslov ,al suo primo lungometraggio, sorprende il pubblico e si rivela capace di guidare un cast di estrioni strepitosi come Kevin Spacey, Jeff Bridges, Ewan McGregor e lo stesso Clooney che si rivela semplicemente magnifico in questo film. La storia del film è difficile da riassumere nello spazio della recensione e perfino un peccato rivelare troppi colpi di scena di una commedia leggera ma intelligente che stilisticamente guarda ai fratelli Coen ma con maggiore leggerezza. I cavalieri Jedi citati all'inizio sono dei marines specializzati in poteri paranormali, formati in massima segretezza da un Jeff Bridges straordinario che dopo una ferita in Vietnam sceglie di costruire un pool di marines fricchettoni che usano il mondo del pacifismo del 68' come arma di distruzione di massa. Un film ricco di citazioni cinefile inclusa la scelta di Ewan McGregor (Obi Wan Kenobi della seconda trilogia di "StarWars") come aspirante Jedi del sogno americano. Un film sulla guerra in Iraq, che prende in giro la guerra, la retorica dei media e le strategia militari fino alle torture psicologiche di Guantanamo. Un gioco cinematografico colto e divertente che non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore.

Daniele Clementi.